Le reazioni del mondo alla vittoria di Trump: da Renzi a Merkel
WASHINGTON, 10 NOVEMBRE – I 50 United States si sono colorati di rosso e, contro tutti i sondaggi che vedevano la Clinton sempre in vetta, hanno aperto le porte della Casa Bianca a Donald Trump.[MORE]
Se negli Stati Uniti il malcontento si è manifestato con le decine di migliaia di persone che sono scese in strada in tutti gli Stati Uniti al grido di 'Not My President' per protestare contro l'elezione del tycoon alla presidenza degli Stati Uniti, anche altrove qualcuno ha storto il naso.
Germania Non è passato inosservato il freddo discorso di congratulazioni da parte della cancelliera Merkel, la cui politica in tema di immigrazione si può dire speculare rispetto al ‘muro’ paventato da Trump. "Germania e America sono legati da valori: democrazia, libertà, rispetto del diritto e della dignità della persona umana, indipendentemente da provenienza, colore della pelle, religione, sesso, orientamento sessuale" o "politico", le parole della Cancelliera, alle quali ha aggiunto: "Sulla base di questi valori offro al futuro presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, una stretta collaborazione’’. Una stretta collaborazione sì, ma a patto del perseguimento di alcuni valori.
Regno Unito Molto meno ostile la dichiarazione di Theresa May, che congratulandosi con il nuovo presidente degli Stati Uniti, ha auspicato il proseguimento dei rapporti tra i due Paesi, da sempre ‘’close partners’’. May ha ribadito che ’’Regno Unito e Stati uniti hanno un lungo e speciale rapporto basato su valori di libertà, democrazia e intraprendenza’’.
Le parole di Renzi Si dice sorpreso anche il premier Renzi, che solo poche settimane fa era stato alla Casa Bianca su invito di Obama, e criticato dalle opposizioni - in particolare dal Movimento 5 stelle - per essersi esposto a favore della candidata democratica, creando ora una situazione d’imbarazzo tra Italia e l’America del tycoon: "Chi l'avrebbe detto che Trump avrebbe vinto? Eppure è così e noi abbiamo rispetto, collaboreremo con la nuova presidenza Usa e al rapporto tra Usa e Ue. A maggior ragione dopo oggi va affrontato il rapporto tra Ue e Italia, l'Italia deve essere leader nella discussione Ue, basta con 'ce lo chiede l'Ue'. Bisogna scegliere se governare il cambiamento o seguirlo soltanto", le parole del premier che crede nel cambiamento politico statunitense come punto di svolta anche nell’Unione Europea.
Russia Si dice aperto al confronto Putin, che seppur onnipresente nel duello politico, quasi mai si era espresso nel corso di questa campagna elettorale: "Abbiamo sentito le dichiarazioni elettorali dell'allora candidato alla Casa Bianca Donald Trump mirate a ripristinare i rapporti fra la Russia e gli Usa. Noi capiamo e ci rendiamo conto che sarà un percorso difficile dato il deterioramento in cui si trovano le nostre relazioni. La Russia è pronta a far la sua parte e desidera ricostruire i rapporti a pieno titolo con gli Usa".
Maria Azzarello
Fonte immagine: Newsly
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