Loris Stival: tracce dna non rilevanti, Veronica Panarello passerà Natale in carcere
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Loris Stival: tracce dna non rilevanti, Veronica Panarello passerà Natale in carcere

martedì 23 dicembre, 2014

RAGUSA, 23 DICEMBRE 2014 - L'esame effettuato sulle tracce di dna rinvenute sulle unghie di Loris Stival, bambino di Santa Croce Camerina (Ragusa) ucciso il 29 Novembre, non ha portato ad alcuna svolta nelle indagini.

Andrea Loris Stival: nessun riscontro utile alle indagini dal dna sulle unghie

La Carmelo Petralia, procuratore capo di Ragusa, ha fatto sapere: «L'esame del dna sulle unghie del piccolo Loris non ha prodotto riscontri rilevanti». Le tracce, dunque, non costituiscono un elemento utile alle indagini, che ormai convergono su Veronica Panarello, madre del bambino, che si trova nel carcere di Agrigento

Inizialmente, la donna si trovava nel penitenziario di Catania e lo spostamento è avvenuto il 19 Dicembre. L'avvocato di Veronica Panarello, Francesco Villardita, ha commentato: «E' una decisione dell’amministrazione del dipartimento della polizia penitenziaria. Capita spesso che i detenuti vengano trasferiti. È una situazione di assoluta normalità. Ne prendiamo atto, tanto il sottoscritto quanto la mia assistita».[MORE]

La madre di Loris Stival continua a proclamare la propria innocenza, nonostante i filmati acquisiti dagli inquirenti mostrino una realtà diversa da quella che la donna racconta. La famiglia di Veronica Panarello, che ha raccontato ai media episodi anomali legati al comportamento dell'indagata, ha fatto un passo indietro, mentre il padre ha inviato alla propria figlia, in cella, biancheria e generi alimentari, difendendola davanti alle telecamere del programma "Quarto Grado".

Natale in carcere per Veronica Panarello

Veronica Panarello passerà il Natale e le festività in carcere. Secondo quanto si apprende dalle agenzie odierne, infatti, l'istanza di carcerazione, presentata dal legale della donna, Francesco Villardita, verrà discussa nel mese di Gennaio.

La richiesta della madre di Loris Stival, effettuata nella giornata di Lunedì tramite il suo avvocato, non sarà infatti impugnata ed esaminata prima di Gennaio, a meno che non dovessero emergere elementi utili alle indagini che siano a favore della difesa della donna. Quest'ultima, nei giorni scorsi ha scritto una lettera indirizzata al marito, Davide Stival, nella quale ribadiva la propria innocenza.

Sindaco di Vittoria (RG): "Un lavoro nel Ragusano per Davide Stival, per stare vicino al figlio minore"

Nel frattempo, Davide Stival, padre di Loris, fa sapere tramite il suo avvocato, Daniele Scrofani: «Se non scopro al più preso la verità su quanto è realmente accaduto, rischio di impazzire». Il legale ha aggiunto: «Quella di costituirsi parte civile è una scelta tecnica che valuteremo assieme io e il mio assistito. Al momento parlarne è assolutamente prematuro perché siamo nella fase delle indagini e non c'è un imputato. Se e quando si andrà a processo, valuteremo la strada migliore da intraprendere».

Per consentire a Davide Stival di rimanere accanto al secondo figlio, tenendo anche in considerazione il fatto che l'uomo non ha intenzione di spostarsi dal Ragusano per seguire il caso, Giuseppe Nicosia, sindaco di un comune della zona, gli ha offerto un lavoro.

«Ho ritenuto d'intervenire nella triste e dolorosa vicenda del piccolo Loris Stival sia come sindaco di una città rimasta fortemente colpita da tale tragedia, sia come padre. Nel corso dei funerali del bambino ho avuto modo di parlare con l'avvocato Daniele Scrofani, che rappresenta Davide Stival, e manifestargli la disponibilità del Comune a trovare una soluzione che dia modo a quest'ultimo, di stare vicino al bambino più piccolo, rimasto improvvisamente senza fratellino, ma anche senza mamma». Queste le parole di Giuseppe Nicosia, primo cittadino di Vittoria (Ragusa), che si trova a 17.4 chilometri di distanza da Santa Croce Camerina (Ragusa), dove si trova l'abitazione degli Stival.

Giuseppe Nicosia ha concluso: «Se le altre istituzioni, più vicine per territorio o con maggiori risorse burocratiche, come la Regione, non riuscissero a trovare una soluzione, cercheremo di trovarla noi per dare un lavoro a papà Davide. Un lavoro che simbolicamente diventa un regalo di Natale per tutti i papà disoccupati a cui vorrei, oggi più che mai, poter dare una mano, se leggi e disponibilità materiali mi consentissero di farlo, e un dono simbolico dedicato a tutti i bambini che in questo momento hanno bisogno di avere un papà vicino».

(Foto da repubblica.it)

Alessia Malachiti


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