Melania Rea uccisa DA UNA DONNA, Parolisi sarebbe INNOCENTE

ASCOLI-PICENO, 17 luglio - Parolisi, che giorni fa era diventato primo indagato per l’omicidio della moglie Melania Rea (morta sotto i colpi di 30 coltellate nel bosco di Ripe di Civitella vicino Teramo) ora diventa per la giustizia innocente, fino a prova contraria. [MORE]Ma a quanto pare sarebbe il DNA trovato in queste ore sotto le unghie di Melania a non lasciare ombra di dubbio: è stata uccisa da una donna e Parolisi rimarrebbe sostanzialmente “persona informata sui fatti” e non colpevole.

Giubilo per i legali di Parolisi, Biscotti e Gentile, che da aprile tentavano in tutti i modi di provare l’innocenza del proprio assistito, non riuscendoci, essendo tortuosa di per sé la storia e le modalità di accadimento.

Un particolare balza agli occhi di uno scrupoloso sguardo investigativo: come mai Melania aveva, prima della sua morte, indossato (come sempre) l’anello nuziale e , dopo il ritrovamento del cadavere, ci si era resi conto che le era stato sfilato dal dito? Perché non lo indossava anche da morta? Quale spettro si nasconde dietro questa vicenda?

Di sicuro, non si può escludere la pista della gelosia, almeno non del tutto, ma sarà degli investigatori il compito di scoprire, dopo questo importante risvolto d’indagine, cosa e CHI ha messo in moto un gesto disperato di follìa omicida. Ma già oggi questa scoperta per minuzia dell' equipe di medicina legale ha fatto fare un salto di qualità al caso.

in foto, Melania Rea, la donna vittima dell'Omicidio da archivio televisivo "Chi l'ha visto?"

*Anna Ingravallo