Migranti: Di Maio, tutelare donne e bambini ma resta linea dura
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Migranti: Di Maio, tutelare donne e bambini ma resta linea dura

domenica 6 gennaio, 2019

ROMA, 6 GENNAIO - "Se l'Italia avesse fatto come Malta avremmo avuto tutta l'Europa contro. Abbiamo dato la disponibilita' ad accogliere circa dieci persone: si tratta di donne e bambini e sia Malta sia Sea Watch fanno ostruzionismo, non permettendo lo sbarco e tenendoli a bordo". Lo dice il vice premier, Luigi Di Maio, in una intervista al Corriere della Sera. "Io, noi come governo - aggiunge - vogliamo che vengano tutelati donne e bambini. Che sbarchino a Malta e li accoglieremo". Di Maio assicura che sul caso Sea Watch non ha scavalcato Salvini. "Ma no, assolutamente. Non ho sentito Salvini dire che donne e bambini devono rimanere sulle navi. Anzi. Ci siamo sentiti. Sono d'accordo sulla linea dura: non possiamo assumerci da soli i problemi dell'Unione Europea sui migranti".

Nell'intervista Di Maio assicura che "tutti i nostri sindaci applicheranno il dl sicurezza perche' e' una legge dello Stato. Il punto e' migliorare i provvedimenti anche alla luce dei nostri valori e lo abbiamo fatto. Anche la Lega ha votato alcuni nostri provvedimenti, pur non essendo totalmente favorevole". Il vice premier conferma che "faremo un solo decreto con dentro quota 100 e il reddito". L'esclusione degli immigrati dal reddito di cittadinanza "non e' incostituzionale. Noi utilizziamo i dieci anni di lungo soggiorno proprio per destinare il reddito di cittadinanza agli italiani".

Sul taglio degli stipendi e i nodi con la Lega, "utilizzeremo la proposta di legge Lombardi che tocca indennita' e rimborsi. Mi fa piacere - dice Di Maio - che Salvini abbia detto che si fara'". Sui timori di tenuta della maggioranza dopo le espulsioni, "gli espulsi - precisa il vice premier - gia' stavano fuori dal conto della maggioranza. Non e' cambiato niente per noi. Tutti devono sapere che non c'e' nessun problema a espellere chi viola le regole. E c'e' un voto della base, il 94% degli attivisti che ha sostenuto il contratto di governo, e nelle regole che tutti hanno firmato c'e' il vincolo di mandato".

Sullo spacchettamento della riforma costituzionale, "la divisione mira ad evitare che vengano modificati altri articoli della Costituzione e a rendere l'iter piu' veloce".

Di Maio assicura che "lanceremo presto un piano per le infrastrutture, perche' non siamo quelli del no, useremo sia i fondi europei sia quelli stanziati nella manovra".
Sulla Pernigotti, "l'interesse del governo e' che lo stabilimento resti aperto e che le persone possano continuare a lavorare. Non si puo' dividere il marchio dai lavoratori che ne hanno costruito la storia. Da questo caso arrivera' in Parlamento la "legge Pernigotti" che impone ai marchi italiani di restare nel territorio nel quale sono nati".

Uno sguardo alle elezioni europee: "Il manifesto lo stiamo scrivendo insieme alle altre forze che comporranno il gruppo. E si fonda su quattro punti: lavoro e diritti sociali, ambiente, tagli agli sprechi e democrazia diretta e partecipata, con una riforma della governance europea che preveda meno poteri per la Commissione e di piu' per il parlamento".


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