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Milano, impiegato perse mezza mano sul lavoro: condannata Ad di Ups Italia

Rosy Merola
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Milano, impiegato perse mezza mano sul lavoro: condannata Ad di Ups Italia
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MILANO, 10 DICEMBRE 2013 – Il Tribunale di Milano ha deciso di condannare - per lesioni personali colpose gravi - Jane Cindy Miller, a.d. di Ups Italia (la nota multinazionale, leader nella spedizione pacchi), per un incidente sul lavoro - avvenuto nel gennaio del 2009 nel deposito Ups di via Fantoli – a causa del quale, un dipendente milanese perse mezza mano.

Entrando nel merito dell’incidente, il dipendente di una cooperativa (Nova Coop service) - che lavorava esclusivamente per la Ups - nel tentativo di sbloccare il tragitto di alcuni pacchi, che si erano incastrati sul nastro trasportatore, infilò la mano destra nel posto sbagliato e le sue dita «vennero trascinate e schiacciate dai rulli di scorrimento». [MORE]

A causa di ciò , i medici, dovettero procedere con l’amputazione di quattro falangi della mano destra dell’uomo. A al riguardo, per la Procura, ciò sarebbe «a causa dell’usura o comunque del cattivo stato di conservazione di una barra di protezione che sarebbe dovuta servire proprio ad impedire che le dita e le mani degli operatori potessero essere in qualche modo ferite». Il dipendente, per la sopraindicata amputazione, ottenne un risarcimento danni dalla multinazionale.

Tuttavia, il caso è finito davanti al giudice penale, a seguito della citazione diretta a giudizio da parte della procura che ha contestato - come capo d’imputazione - lesioni colpose aggravate ai danni del dipendente all’ad di Ups, Jane Miller - in violazione delle norme dettate in materia di sicurezza sul lavoro.

Così, al termine del processo, il giudice ha riconosciuto non solo la responsabilità penale dell’ad Miller per le lesioni, ma - altresì - quella diretta di Ups Italia per l’illecito amminsitrativo legato alla violazione delle norme di sicurezza sul lavoro. A ciò, si aggiunge la pena pecuniaria di mille euro per Miller e 10.500 euro di sanzione alla società per la violazione della legge 231 sulla responsabilità amministrativa.

(nanopress.it)

Rosy Merola


 


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Scritto da Rosy Merola

Giornalista di InfoOggi

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