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Napoli secondo: +3 Milan, -4 Lazio.

Massimiliano Riverso
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Napoli secondo: +3 Milan, -4 Lazio.
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Il Napoli vince contro il Cesena 2-0 e dimostra che lo scivolone di Verona è stato solo un caso.

Non una partita esaltante né tantomeno divertente, ma proprio per questo risulta ancora più importante la vittoria.

Mazzarri decide di lasciare a riposo 2/3 della difesa con il solo Aronica confermato, dando spazio a Cribari al centro e fiducia a Santacroce sulla destra.

Entrambi danno ragione al mister con una prova all’altezza dei titolari, e forse proprio questo mancava al Napoli…la consapevolezza di poter contare sulla panchina.[MORE]

Ora manca solo il tassello finale con l’inserimento di Ruiz (oggi rimasto in tribuna) sulla sinistra, al posto di un Aronica che evidentemente non è riuscito nel tempo a fare il salto di qualità dei compagni Grava e Cannavaro.

A centrocampo Mazzarri conferma Yebda lasciando a riposo Pazienza…scelta sbagliata!

A riposare dovrebbe essere il solo Gargano che, anche oggi regolarmente in campo, commette una serie interminabile di errori grossolani; fortuna vuole che il Cesena non sappia approfittarne, altrimenti staremmo a commentare tutt’altro risultato.

Sulla destra Maggio conferma di essere in un ottimo momento di forma.

Riesce al contempo a farsi trovare puntuale nei ripiegamenti difensivi (chiedere conferma al volenteroso Giaccherini, che non riesce mai a superarlo nonostante sia il più in palla dei suoi) e sempre pronto agli inserimenti in attacco, dove forma con Hamsik e Cavani un trio sempre pericoloso.

Trova anche il gol su colpo di testa all’inizio della ripresa, ma incredibilmente il guardalinee non lo convalida, nonostante il pallone sia dentro di quasi un metro!

Roba da ricovero urgente per cecità galoppante.

Sulla sinistra opera Zuniga, che nonostante preferisca nettamente la fascia opposta (e si vede!) riesce comunque a mantenere sopra la sufficienza la sua prova.

Già detto di Hamsik che sulla destra va a nozze con Maggio, e che finalmente sembra aver trovato la forma migliore.

Non si può dire lo stesso di Lavezzi.

Nonostante la sua classe gli permetta di essere sempre un pericolo per le difese avversarie, il Pocho oggi non sembra avere quella marcia in più alla quale ha ormai abituato i tifosi napoletani.

Resta ai margini del gioco senza mai essere determinante, e dal volto si capisce che lui stesso è deluso dalla propria prestazione, quando lascia il posto al connazionale Sosa.

Quest’ultimo trova finalmente il gol e chissà che non gli serva di morale, soprattutto ora che sembra essere scavalcato nelle gerarchie “panchinare” da Mascara.

Un Mascara che quando comincia a scaldarsi, scalda anche il pubblico del S.Paolo, che infatti al suo ingresso lo omaggia con un’ovazione da brividi.

Esordio con la maglia azzurra difficile da dimenticare per il “dentone catanese”.

Si vede subito che ha voglia di farsi notare e non a caso è lui che, dopo uno scambio con Cavani, passa in mezzo per il gol di Sosa allo scadere.

Infine Cavani…ogni domenica diventa più difficile commentare le gesta in campo di questo ragazzo.

Anche in una partita come quella di oggi, che non resterà certo nella storia, riesce ad essere determinante in difesa come in attacco.

Segna il suo 18° gol in 24 partite…è sempre più solo nella classifica capocannonieri…e soprattutto è ad un solo gol dal record di un attaccante del Napoli in una stagione, detenuto dall’indimenticato Careca.

Dove puoi arrivare Matador?

Uno sguardo alla classifica.

Il Napoli è sempre più solo al secondo posto in attesa del posticipo Inter-Roma, con i nerazzurri che devono recuperare ancora un’altra partita e potenzialmente possono scavalcare gli azzurri di un punto.

Per continuare a sognare lo scudetto devono “passare due nottate”, parafrasando Eduardo, quella di sabato prossimo all’Olimpico con la Roma, e lo scontro al vertice di fine mese con il Milan a S.Siro.

Massimiliano Grimaldi


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Scritto da Massimiliano Riverso

Giornalista di InfoOggi

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