Roma, notte di protesta contro la discarica
Cronaca Lazio

Roma, notte di protesta contro la discarica

martedì 5 giugno, 2012

 ROMA, 5 GIUGNO 2012 – Prosegue il presidio di manifestanti a Pian dell’Olmo contro la scelta di insediare in questa zona la nuova grande discarica della capitale.

Questa notte si sono radunati una cinquantina di residenti con i sacchi a pelo e hanno bloccato la via Tiberina, ormai chiusa al traffico da due giorni. Il presidio andrà avanti e martedì mattina un gruppo di manifestanti legati all'organizzazione di destra CasaPound ha bloccato per pochi minuti anche la via Flaminia.

Uno di loro ha anche cominciato uno sciopero della fame. Si tratta di Domenico Aldorisi, un ragazzo della vicina Castelnuovo di Porto che si muove sulla sedia a rotelle da quando ha tre anni a causa di una amiotrofia spinale, e spiega in un video che è stato proiettato anche al presidio tra la commozione dei manifestanti: «Non posso venire a protestare alla discarica, quindi ho deciso di intraprendere uno sciopero della fame da oggi che credo sia la forma di protesta non violenta più efficace in questo caso».[MORE]

Intanto i manifestanti promettono che la protesta si sposterà a Montecitorio. «Giovedì a mezzogiorno - dice il sindaco di Riano, Marinella Ricceri - saremo a piazza Montecitorio. Dopo gli incontri già chiesti ma andati a vuoto, torneremo a chiedere di vedere il premier Mario Monti perchè quella di Pian dell'Olmo è una scelta scellerata».

Sottile, il prefetto che ha indicato Pian dell’Olmo come sito provvisorio dove collocare la discarica che sostituisca quella di Malagrotta, si difende: «Noi dobbiamo considerare, oltre che la salute dei cittadini, l'interesse pubblico generale. Della protesta, della contestazione che era scontata, si può dire questo: la discarica sarà provvisoria e lì andranno solo rifiuti trattati. Motivo in più per sostenere che la protesta non può bloccare un progetto che riguarda tutta Roma, e non solo Roma. Stavolta proprio non si può sbagliare, se commettiamo errori l'Europa ci castiga. E poi c'è un altro discorso: questa volta, se non avessimo deciso, la città si sarebbe ritrovata con i sacchi di rifiuti sotto al Colosseo - ha aggiunto commentando il rapporto dei carabinieri del Noe secondo il quale gli impianti di trattamento dei rifiuti lavorano dal 22 al 66% - ho già parlato con l'Ama, li metteremo sotto, li faremo funzionare sempre meglio, incrementare l'uso degli impianti è fondamentale».

Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, lo scorso 28 marzo, aveva citato Pian dell'Olmo tra i siti con «vincoli inderogabili», pur inserendolo in «seconda fascia» su quattro nella sua classifica di idoneità, e in questi giorni ha sottolineato che "Pian dell'Olmo non è nella top delle aree compatibili, ma ora la scelta è affidata a un commissario non al ministero".

Marika Di Cristina

 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cronaca.