"Non siamo studenti di serie B".  Ragazzi diversamente abili e assistenti in piazza insieme
Cronaca Sicilia

"Non siamo studenti di serie B". Ragazzi diversamente abili e assistenti in piazza insieme

sabato 28 settembre, 2013

 PALERMO, 28 SETTEMBRE 2013 - Ieri si è svolto l'incontro tra il Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Palermo, dott. Domenico Tucci e le OO.SS, finalizzato a ricevere informazioni sulla programmazione dei servizi resi agli studenti diversamente abili che frequentano le scuole della provincia stessa.

Il servizio di assistenza a circa 1.200 studenti disabili, che frequentano le scuole superiori del palermitano, ripartirà da martedì prossimo ma è assicurato solo per un mese. Le cinque cooperative, che gestiscono il servizio, affidato in appalto dalla provincia di Palermo, dopo aver ottenuto la proroga di un 30 giorni, hanno revocato i licenziamenti per 32 addetti su 177. A renderlo noto è lo Slai Cobas.

L’intento dei sindacati è stato ancora una volta quello di segnalare la necessità di approdare ad un progetto su scala regionale, che metta ordine ad un settore, quale quello dell’assistenza sociale, a cominciare necessariamente dalla individuazione del soggetto competente in ragione dei nuovi scenari che si delineeranno a seguito della nascita dei “liberi consorzi”, dalle modalità di assegnazione dei servizi, oggi per appalto pubblico, e nel tentativo di trovare soluzioni che rendano meno precario l’utilizzo di migliaia di lavoratori che sono assoggettati a diverse tipologie e forme contrattuali, con differenti valori retributivi, pur svolgendo le medesime mansioni.

Un gruppo di precari delle cooperative, insieme agli utenti del servizio accompagnati dalle famiglie ha partecipato a un presidio in via Maqueda a Palermo, davanti a Palazzo Comitini, nelle ore in cui si è svolto l’incontro. Al presidio i ragazzi non udenti hanno manifestato portando addosso cartelloni con scritto: “Ci vietate di capire le lezioni” “la scuola è cominciata ma non per noi” “Crocetta ci siamo anche noi” a voler sottolineare che cancellare questo servizio sarebbe cancellare il loro diritto all’istruzione.

Il Commissario ha dato contestualmente rassicurazioni sul fatto che, personalmente, si impegnerà al proseguo dei servizi fino alla scadenza dell'anno scolastico. Confermate, pertanto, tutte le figure che hanno lavorato nell'anno scolastico precedente, scongiurando il paventato taglio sul personale che avrebbe compromesso la tutela dei livelli occupazionali con gravi ripercussioni sull'utenza.

"Apprendiamo favorevolmente le comunicazione che il Commissario ci ha fornito poiché, per la Fisascat, - afferma Mimma Calabrò Segretario Generale Regionale - la cittadinanza non può essere privata di servizi così essenziali. In un mondo dove la dignità dei diversamente abili viene, spesso e purtroppo, calpestata si ritiene necessario proseguire con le Istituzioni dei confronti che abbiano come obiettivo primario quello di assicurare il diritto allo studio, favorendo il pieno rispetto della dignità umana, dei diritti di libertà ed autonomia della persona in modo da promuovere la piena integrazione nei diversi ambiti sociali".
"Un primo passo è stato fatto - conclude la Calabrò - sapendo che, nel rispetto della legalità e della trasparenza, tanto altro c'è da fare in modo che vengano resi i servizi ritenuti essenziali per la cittadinanza e si possano salvaguardare le centinaia di professionalità coinvolte".

Michela Franzone[MORE]

 


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