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Primo passo verso la legge sui reati contro il patrimonio culturale

Ludovica Portelli
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Primo passo verso la legge sui reati contro il patrimonio culturale
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ROMA, 18 OTTOBRE-Ieri la Camera dei Deputati ha approvato con 378 voti favorevoli (contrari Forza Italia, astenuti Fratelli d'Italia) l'A.C. 893 con cui si propone di riformare le disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale.
La proposta di legge, già approvata a Montecitorio nella scorsa legislatura e portante la firma dell'ex Guardasigilli Andrea Orlando, pone l'intento di inserire nuove diposizioni nel Codice Penale aggiungendo al Libro II, dedicato ai Delitti, il titolo VIII-bis rubricato "Dei delitti contro il patrimonio culturale" composto da 19 articoli (da 518-bis a 518-vicies).

Attualmente la disciplina in materia è contenuta nel Codice dei beni culturali (d.lgs. 42/2004) il cui art. 2 riporta: " Il patrimonio culturale è costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici. Sono beni culturali le cose immobili e mobili che, ai sensi degli artt. 10 e 11, presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà. Sono beni paesaggistici gli immobili e le aree indicati all'art. 134, costituenti espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio, e gli altri beni individuati dalla legge o in base alla legge".

Con tale riforma si vuole ridefinire la disciplina in 4 modi:

  • collocando nel codice penale gli illeciti penali attualmente ripartiti tra codice penale e codice dei beni culturali;
  • introducendo nuove fattispecie di reato;
  • innalzando le pene edittali vigenti, dando attuazione ai principi costituzionali in forza dei quali il patrimonio culturale e paesaggistico necessita di una tutela ulteriore rispetto a quella offerta alla proprietà privata;
  • introducendo aggravanti quando oggetto di reati comuni siano beni culturali. 

Stando alle parole dell' ex Ministro della cultura Dario Franceschini: " Si tratta di un provvedimento molto importante, non solo per l'Italia, ma per l'intera comunità internazionale essendo il traffico di opere d'arte una delle principale fonti di finanziamento del terrorismo".

Il testo legislativo passerà ora al Senato per l'approvazione finale.


Ludovica Portelli


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Scritto da Ludovica Portelli

Giornalista di InfoOggi

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