CATANZARO, 16 LUGLIO 2013 - È trascorso un anno dall’incidente e nulla è cambiato. Esattamente il 15 luglio 2012 Raffaele Musolino veniva investito e ucciso da Paolo D'Antona che guidava un auto sotto gli effetti dell’alcool e di oppiacei.
L’incidente sconvolse Montepaone Lido e Raffaele era un giovane diciassettenne dalle grandi speranze. Il ragazzo era in compagnia di un cugino quando fu travolto dalla Bmw Z3, guidata da D’Antona.
Il cugino, Antonio Musolino, 30 anni, dopo l’urto, riportò fratture scomposte agli arti superiori ed inferiori e traumi al cranio e al torace. Invece per il povero Raffaele non ci fu scampo nonostante i soccorsi, la situazione era critica fin da subito.
Ieri, gli amici e i parenti si sono incontrati all’uscita del cimitero e hanno portato con loro degli striscioni commemorativi perché è tanto ancora il dolore per la perdita di un amico, di un figlio, di un innocente.
«L’immortalità è una meta concessa a pochi, ci manchi, ci manca il tuo sorriso..Raffo vive». Questo è il messaggio di un primo striscione fissato nei pressi del cimitero, mentre un altro è vicino la chiesa del Conventino in cui si è svolta una messa in ricordo del giovane: «Sul nostro mare il tuo volto riflesso e il tuo ricordo ben impresso 15/07/2012-15/07/2013». Il processo per omicidio colposo che riguarda Paolo D'Antona è stato rinviato. [MORE]
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