Rapporto Bankitalia sull' economia regionale, sei campani su dieci senza lavoro
Economia Campania

Rapporto Bankitalia sull' economia regionale, sei campani su dieci senza lavoro

venerdì 17 giugno, 2011

Napoli, 17 giugno 2011- Presentato in questi giorni il Rapporto annuale sull'economia della Campania ad opera della Banca d’Italia. Tra i dati, preoccupante è quello sullo stato della disoccupazione.

Infatti, l'incidenza di tale fenomeno sulla popolazione giovanile sfiora il 40 per cento, il livello più elevato tra le regioni italiane. Secondo i dati della Rilevazione sulle forze di lavoro dell’ISTAT, nel 2010 si è assistito ad una frenata nel calo del numero di occupati (-1,7 per cento, dopo il -4,1 del 2009 e il -2,2 del 2008). [MORE]

Il rapporto evidenzia come la riduzione maggiore degli occupati campani abbia interessato i lavoratori dipendenti (-2,2 per cento) rispetto a quelli autonomi (-0,5 per cento). Nello specifico, tra i dipendenti è diminuita soprattutto la componente a tempo determinato (-5,8 per cento). In riferimento ai settori economici, il calo è stato particolarmente forte nell’industria in senso stretto (-12,3 per cento) e nel settore dei servizi commerciali (-5,6 per cento).

Nell’elaborazione dei dati, la Banca d’ Italia ha ripartito il territorio campanio in 54 Sistemi locali del lavoro. Dal loro confronto emerge che i livelli occupazionali sono particolarmente bassi nei Sistemi locali del lavoro napoletani e casertani.

Come già accennato, l’aspetto più preoccupante è rappresentato dalla situazione dei giovani. Nel 2010, il tasso di occupazione dei giovani tra 15 e 34 anni risultava in Campania pari al 26,8 per cento, in calo di 5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2008. Il Rapporto sottolinea che ''le persone tra 15 e 34 anni che si trovano in questa condizione erano oltre 615mila alla fine del 2010” .

Si tratta di giovani che non hanno né un’occupazione, né stanno svolgendo un’attività di studio o formazione. Questo non fa altro che confermare che la crisi economica ha colpito trasversalmente tutti i giovani, in misura più intensa i diplomati campani con un incremento di 5,9 punti percentuali nel 2010 rispetto allo stesso periodo del 2008. Tra i laureati si è registrato un aumento di 1,1 punti.

Al momento, lo squilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro non sembra possa essere ridotto dall’andamento dell’economia della Regione. Infatti, il PIL della Campania, dopo l'intenso calo rilevato dall'Istat nel 2009 (-5,2 per cento a prezzi costanti), è diminuito lo scorso anno dello 0,6 per cento, secondo le stime della Svimez, a fronte della crescita rilevata nella media nazionale (1,3 per cento).

Rosy Merola


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