Rapporto ONU: 66mila sfollati nel nord della Siria
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Rapporto ONU: 66mila sfollati nel nord della Siria

domenica 5 marzo, 2017

ALEPPO, 05 FEBBRAIO – L’ultimo rapporto delle Nazioni Unite ha evidenziato la drammaticità di quello che sta avvenendo in Siria. Il documento ha stimato che i civili siriani fuggiti dai recenti bombardamenti nel nord del paese sarebbero 66mila. Di questi circa 40mila persone sono scappate da Al-Bab e dalla città di Tadef. Altre 26mils persone sono fuggite dalla zone est della città, nella provincia di Aleppo.[MORE]

La cifra, considerata attendibile, è in discrepanza rispetto a quella fornita dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, che aveva stimato un numero nettamente inferiore: circa 30mila sfollati, in gran parte donne e bambini. In aggiunta in un documento pubblicato il primo marzo 2017 le Nazioni Unite hanno accusato l’esercito siriano di aver attaccato un convoglio di aiuti umanitari nei pressi di Aleppo. È stata poi definita, nello stesso documento, l’evacuazione forzata della parte orientale della città, un crimine di guerra. L’Onu, inoltre, ha accusato il governo di Damasco di aver adoperato armi chimiche e bombe a grappolo su obiettivi civili come gli ospedali. Inoltre la commissione d’inchiesta sulla Siria ha reso noto e confermato la responsabilità di “crimini di guerra” dei due schieramenti (esercito governativo e milizie ribelli) perpetrati ad Aleppo, dal mese di luglio a dicembre 2016.

Il report Onu, che ha stimato il numero elevato di sfollati, prende in esame le città di Al-Bab e di Tadef. Al-Bab, inizialmente, era relativamente ai margini della guerra civile siriana. La lotta per Al-Bab comprendeva una serie di incursioni e assalti a uffici governativi che culminò con il sequestro da parte dei ribelli della roccaforte di governo. Ma nell'estate del 2013 l’esercito dello Stato Islamico ha conquistato il controllo di Al-Bab. La città è stata strappata dal controllo dell’Isis, lo scorso 23 febbraio, grazie ad un’operazione condotta dai ribelli siriani appoggiati dall’esercito turco.

Non bisogna dimenticare l’importate obiettivo raggiunto dall’esercito siriano nel giorni scorsi: la riconquista della la città di Palmira. Con il sostegno delle forze russe e la presenza delle milizie sciite, le forze governative siriane hanno sconfitto i militanti dello Stato Islamico, che avevano ripreso il controllo dell’antica città in un attacco a sorpresa lo scorso dicembre. Gli archeologi siriani hanno reso noto che i danni al sito sono minori del previsto. Attualmente le forze governative sono impegnate ad est della città di Aleppo, nel tentativo di raggiungere l’Eufrate.

Tutto ciò ha emarginato notevolmente l’offensiva Isil in Siria, nonostante ciò il numero di civili sfollati e bisognosi di aiuti è talmente alto da porre in essere altri quesiti ed altre problematiche da affrontare in tempi molto brevi.

 

immagine da:ilfattoquotidiano.it

Caterina Apicella


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