Reggio Calabria, 'Ndrangheta: confiscati beni per 1,5 milioni di euro
REGGIO CALABRIA, 16 OTTOBRE 2014 - Questa mattina, la Polizia di Stato, su provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, ha confiscato beni a carico di M.G. di 61 anni e del figlio V.G. 35enne, per un valore complessivo di un milione e cinquecento mila euro.
Già precedentemente, padre e figlio, erano stati arrestati nel Giugno 2010 nell’ambito dell’operazione “Cosa Mia”, che ha coinvolto numerosi esponenti delle cosche Gallico-Morgante-Sgro'-Sciglitano di Palmi e delle cosche contrapposte dei Bruzzise-Parrello, operanti nella frazione Barritteri di Seminara. Tutti gli arrestati erano accusati di associazione a stampo mafiosa finalizzata alla gestione di appalti pubblichi per quanto riguarda il V macrolotto dell’autostrada A3.
[MORE]Con il provvedimento di confisca, il Tribunale di Reggio Calabria ha ritenuto che V.G., titolare della ditta individuale gestita proprio con il padre, avrebbe favorito, consapevolmente, la cosca Parrello. Da quanto emerso, le indagini patrimoniali hanno dimostrato una clamorosa sproporzione tra i redditi percepiti e il patrimonio a loro direttamente o indirettamente riconducibile.
Gli ordini di confisca hanno interessato: un appartamento ubicato a Taurianova (RC), nove polizze assicurative, due terreni, diciassette automezzi ed il patrimonio aziendale dell'impresa individuale comprensivo dei conti correnti.
(Fonte: Agi)
Gianluca Teobaldo
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