Renzi, Pil meglio di previsioni inizio anno, ci si muove
Politica Lazio

Renzi, Pil meglio di previsioni inizio anno, ci si muove

mercoledì 2 dicembre, 2015

ROMA, 2 DICEMBRE 2015 - Matteo Renzi in una lettera agli iscritti al Pd e forte delle considerazioni sull’ottimismo degli italiani nei confronti del futuro in crescita nel 2014 rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile si dice sicuro che "l'economia finalmente si rimette in moto. Dopo tre anni il Pil quest'anno sarà positivo e meglio delle previsioni di inizio anno. Le cose finalmente iniziano a marciare". E ricorda: "Giusto qualche dato ufficiale: a ottobre del 2014 la disoccupazione era al 13%, oggi è scesa all'11,5%. Ci sono più di trecentomila italiani in più al lavoro da quando il governo ha imboccato la strada del JobsAct. I mutui crescono, i contratti stabili, finalmente, la fiducia di consumatori e investitori è ai massimi da vent'anni a questa parte".

Alla vigilia del weekend di mobilitazione con i banchetti in piazza in tutta Italia, il premier e segretario dem si rivolge direttamente agli iscritti e sintetizza le ragioni della campagna di mobilitazione: "Il Pd si è caricato di una responsabilità enorme, all'inizio della legislatura. Sembrava tutto finito, il Paese nel caos e l'instabilità politica veniva considerata una delle cause più pericolose della recessione. Adesso che la musica è cambiata e dalla stagione delle chiacchiere siamo passati alle riforme, credo sia il momento di dare con forza un messaggio di speranza agli italiani". [MORE]

Ecco perché "Sabato e domenica prossima il Pd organizzerà più di mille banchetti sparsi per l'Italia, con il desiderio di uscire fuori, in piazza, senza paura. Presenteremo le nostre proposte, ascolteremo i commenti e le critiche di chi non la pensa come noi, condivideremo idee e speranze. Vi chiedo di mettervi in gioco". E ancora: "So che non è facile e che magari piove o fa freddo, c'è il weekend, siete stanchi. Tutte ottime ragioni per non uscire di casa. Ma è il momento di dire tutti insieme: Italia, coraggio!", aggiunge il premier. "Noi, democratici, non abbiamo paura. Scegliamo di abbracciare il coraggio, scegliamo di abbracciare l'Italia. Sabato e domenica torneremo nelle piazze, con tutto il nostro entusiasmo", conclude.

Infine Renzi passa sinteticamente in rassegna le questioni dell'agenda internazionale: "Dopo il cordoglio, adesso, è il momento di reagire. L'Italia ha intensificato i propri sforzi diplomatici, specie in Libia; militari, a cominciare dall'Afghanistan; di sicurezza nelle città, dopo l'ottimo risultato dell'Expo". Ma avverte: "L'Ue può vincere questa battaglia solo se vince anche la sfida dei valori e dell'identità. E se pensiamo che l'unica strategia sia chiudersi blindati in casa, significa che i terroristi hanno vinto". Così Renzi ricorda l'introduzione di "un principio che spero sia seguito anche da altri Paesi: per ogni euro investito in sicurezza e polizia, dobbiamo investire un euro in educazione e cultura".

Intanto, la giornata conoscerà una nuova puntata della telenovela Consulta, con la 29esima votazione per l'elezione di tre giudici. Ieri si è chiamato fuori Pitruzzella, mentre Pd e FI rispettivamente, e congiuntamente, tengono ferma la barra su Barbera e Sisto. Ed è proprio il ritiro di quest'ultimo che M5S chiede al Pd come segnale di dialogo, nelle ore in cui, tuttavia, il blog di Grillo mette nel mirino l'Unità.

 


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