Replica del Gruppo Catanzaro da Vivere alla consigliera Cristina Rotundo “ripristinare notte piccant
Politica Calabria Catanzaro

Replica del Gruppo Catanzaro da Vivere alla consigliera Cristina Rotundo “ripristinare notte piccant

sabato 5 gennaio, 2019

Gruppo Catanzaro da Vivere risponde alla consigliera Rotundo: “ripristinare notte piccante? Preferiamo una programmazione che dura tutto l’anno spendendo meno e supportando i privati”
CATANZARO 5 GENNAIO - "Le feste non sono ancora finite che salta fuori il solito sproloquio di chi, evidentemente, preferisce sentenziare senza nemmeno partecipare o, ancora peggio, senza aver mai dimostrato la capacità di fare proposte o utilizzare il ruolo che i cittadini hanno demandato in modo costruttivo e possibilmente utile alla collettività. Ma ormai ci siamo assuefatti all’idea: evidentemente, ben lungi dalla funzione di vigilanza e controllo che sarebbe tipica delle azioni di chi siede in minoranza, l’organismo consiliare a cui è iscritta la consigliera Rotundo ci ha abituato a continui sproloqui dal sapore menzognero e mistificatore... Deve essere uno sport di gruppo!

Se la consigliera e i colleghi di ‘Fare per Catanzaro’ avessero assistito a qualche iniziativa promossa dall’amministrazione nel periodo natalizio, si sarebbero sicuramente resi conto non solo che i catanzaresi hanno dimostrato il proprio apprezzamento con una presenza massiccia, ma soprattutto che il centro storico è tutt’altro che “clinicamente morto”.

Siamo stanchi di questo atteggiamento sprezzante nei confronti di tanti operatori commerciali, residenti e utenti che ogni giorno riversano le loro fatiche nel cuore della città.

Diverse, infatti, sono le attività commerciali e di ristorazione che hanno aperto i battenti e ancora altre si accingono a farlo, segni concreti di vitalità e di attrattività che l’amministrazione ha supportato stando al fianco dei privati. Ma se la critica fine a se stessa rende qualcuno felice, allora occorre smentire un’altra gaffe della consigliera Rotundo: i 100 turisti pugliesi hanno scelto di trascorrere il Capodanno a Catanzaro, soggiornando per tre giorni in una struttura recettiva del quartiere marinaro.

Un argomento, questo, di cui andare fieri e che ci lascia immaginare che la strada tracciata sia quella da percorrere, diventa per qualcuno uno spunto per polemizzare. Sembreranno solo piccoli passi in avanti, ma “nemmeno Roma è stata costruita in un giorno”.

E ancora, visto che i numeri e i paragoni per la Rotundo e il suo gruppo contano molto, cosa ne pensano di 400mila euro spesi da Cosenza per il solo Capodanno? Catanzaro con nemmeno 150mila euro ha coperto quaranta giorni di eventi, tenendo le casse in ordine e ottenendo un buon risultato di presenze. Sarebbe stato meglio lasciare gli altri capitoli di bilancio all’asciutto e far pagare la festa di una notte ai cittadini? Ecco perché siamo contrari all’idea di un evento “all in one day” particolarmente esoso, sull’esempio della Notte Piccante e di una gestione allegra che ha caratterizzato quegli anni, sacrificando una programmazione che per noi, piuttosto, deve essere spalmata in un arco temporale più lungo.

L’obiettivo della nostra amministrazione resta quello di tenere a bada le spese, animati dal principio del buon padre di famiglia, e supportare l’iniziativa dei privati, dei locali di ristorazione e di intrattenimento, attorno a cui ruota l’economia di una città e che hanno bisogno di lavorare 365 giorni all’anno.

Amministrare è una responsabilità, che ci è stata demandata dai cittadini e che noi di ‘Catanzaro da Vivere’ vogliamo assumerci senza ingiustificati e immorali sperperi di qualsivoglia natura.

Ricorda la consigliera Rotundo la favola di Esopo chiamata “la cicala e la formica”?


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