

Rissa al funerale di Maati Moubakir: spunta un coltello tra le tensioni
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Lacrime e dolore per Maati Moubakir: rissa al funerale del 17enne ucciso, spunta un coltello
Un momento di dolore e raccoglimento si è trasformato in caos e tensioni durante il funerale di Maati Moubakir, il giovane di 17 anni tragicamente ucciso nei giorni scorsi. La cerimonia funebre, svoltasi nella provincia fiorentina, è stata interrotta da una rissa scoppiata tra due giovani in fondo al corteo funebre. Tra le urla e il parapiglia, è spuntato un coltello, facendo intervenire immediatamente i carabinieri per riportare la calma.
Il caos al funerale e l’intervento dei carabinieri
Le campane della chiesa ancora risuonavano quando la bara di Maati, portata a spalla dal padre Farid Moubakir e dagli amici, stava per raggiungere il cimitero. In quel momento, una lite tra due giovani ha catturato l’attenzione dei presenti. Le urla si sono fatte sempre più accese: "Vergogna, vergogna!" hanno gridato alcuni amici del defunto a uno dei ragazzi coinvolti nella rissa, accusato di essere arrivato al funerale armato di coltello.
"Il nostro amico è morto per il coltello, e tu vieni qui con un coltello. Vergognati!" si è sentito urlare da più voci. Nonostante le accuse, la lama non è stata ritrovata. I carabinieri, intervenuti prontamente, hanno bloccato entrambi i giovani in un vicolo vicino alla chiesa e li hanno identificati, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente.
Un litigio slegato dall’omicidio di Maati
Secondo le prime ricostruzioni, la lite sarebbe nata da un episodio avvenuto qualche giorno prima e legato a un dissidio per una ragazza. I militari hanno escluso connessioni dirette tra la rissa e l'omicidio di Maati, per il quale ci sono sei indagati – tre dei quali già in carcere. Tuttavia, l’episodio è rivelatore delle tensioni che serpeggiano tra i giovani della provincia.
Un addio tra dolore e rabbia
Nonostante il tumulto, la cerimonia funebre ha avuto momenti di grande intensità emotiva. Maati è stato salutato con uno striscione affettuoso: "Continua a farci ridere. Ciao piedino fatato", un riferimento alla sua abilità come calciatore. Il parroco ha letto un messaggio dell’arcivescovo Gherardo Gambelli, sottolineando il valore della vita del giovane e l’importanza di preservare la comunità dalla violenza.
La famiglia di Maati, devastata dal dolore, ha accolto centinaia di persone venute a porgere l’ultimo saluto. La cerimonia si è svolta in due momenti: una messa in chiesa e una preghiera con rito musulmano all’aperto. La foto del ragazzo, sorridente, ha accompagnato il corteo funebre fino al cimitero, dove si è concluso l’addio.
La comunità in cerca di risposte
La vicenda di Maati ha scosso profondamente la provincia fiorentina, mettendo in luce non solo il dramma personale di una famiglia, ma anche le difficoltà che affliggono i giovani della zona. Mentre le indagini sull’omicidio proseguono, la comunità si interroga su come prevenire ulteriori episodi di violenza e riportare serenità tra i suoi membri.