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Sampdoria sotto i riflettori: il club risponde con fermezza alle accuse di sponsorizzazioni illecite

Redazione
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Sampdoria sotto i riflettori: il club risponde con fermezza alle accuse di sponsorizzazioni illecite
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Genova, 5 giugno 2025 – La U.C. Sampdoria rompe il silenzio e chiarisce la propria posizione dopo le accuse emerse nell'ultima puntata della trasmissione Le Iene su Italia 1. Al centro del caso, il tesseramento del giovane calciatore Emanuele Profeti e l'ipotesi di una sponsorizzazione occulta legata alla sua firma con il club blucerchiato.

Secondo il servizio televisivo, l'ingaggio del calciatore sarebbe stato vincolato a un presunto accordo economico esterno. Un'accusa grave che la Sampdoria ha respinto con decisione, definendola “del tutto incompatibile con i principi di correttezza, trasparenza e meritocrazia” che da sempre contraddistinguono la società, in particolare per quanto riguarda il Settore Giovanile.

Il club genovese ha precisato con fermezza di non aver mai approvato né firmato alcun accordo diretto o indiretto connesso a sponsorizzazioni per il tesseramento di Profeti. Qualsiasi iniziativa eventualmente presa da terzi viene dichiarata estranea alle modalità operative del club, che si dice pronto a prendere le distanze da ogni comportamento non conforme ai propri valori.

Non si è fatta attendere la reazione interna: la Sampdoria ha infatti aperto un’indagine per fare piena luce sull’accaduto, sottolineando la possibilità di prendere provvedimenti severi, compreso l'allontanamento del responsabile del Settore Giovanile, Luca Silvani, qualora dovessero emergere irregolarità.

A complicare ulteriormente la vicenda è stata la condotta del calciatore stesso. Dopo il tesseramento avvenuto il 3 febbraio 2025, Emanuele Profeti si sarebbe reso irreperibile, lasciando il club con il sospetto che l’intera operazione fosse finalizzata a danneggiare l’immagine della società per vantaggi esterni.

Per tutelarsi, la Sampdoria ha già inviato una diffida formale a Profeti, riservandosi ogni azione legale per il risarcimento dei danni subiti.

Con questo comunicato, la societa ha voluto ribadire la propria estraneità a pratiche illecite, riaffermando l’impegno verso principi fondamentali come la trasparenza, il rispetto delle regole e la tutela dei giovani atleti, pilastri che da sempre guidano l’identità blucerchiata.

Comunicato ufficiale U.C. Sampdoria

In relazione al servizio andato in onda nel contesto dell’ultima puntata della trasmissione di Italia 1 ‘Le Iene’, l’U.C. Sampdoria ritiene doveroso esprimere in modo chiaro e fermo la propria posizione in merito ai fatti riportati.

Le ricostruzioni diffuse – secondo cui il tesseramento del calciatore Emanuele Profeti sarebbe avvenuto a fronte di una presunta sponsorizzazione – descrivono dinamiche del tutto incompatibili con i principi di correttezza, trasparenza e meritocrazia che da sempre guidano l’operato della nostra società, in particolare nel Settore Giovanile.

A tal proposito l’U.C. Sampdoria precisa con assoluta fermezza di non aver mai sottoscritto, autorizzato o approvato alcun tipo di accordo, contratto o intesa – diretta o indiretta – finalizzata a una sponsorizzazione connessa al tesseramento del signor Profeti, né con lui né con soggetti a lui riconducibili. Ogni eventuale iniziativa assunta in tal senso è da considerarsi del tutto estranea alle modalità operative della società, che ne declina ogni coinvolgimento e responsabilità.

L’U.C. Sampdoria prende pertanto le distanze in maniera netta e inequivocabile da qualsiasi comportamento non conforme ai propri valori, incluso quello attribuito al responsabile del Settore Giovanile, signor Luca Silvani.

In tal senso la società ha già avviato un’indagine interna per accertare ogni elemento utile e si riserva di adottare tutti i provvedimenti ritenuti opportuni, incluso l’eventuale allontanamento del suddetto dirigente, a tutela dell’integrità del club.

Peraltro, subito dopo il suo tesseramento (avvenuto in data 3 febbraio 2025), il signor Profeti si è reso irreperibile, così dimostrando la strumentalità dei contatti intercorsi con l’U.C. Sampdoria volti a ledere l’immagine della stessa a beneficio di presunti profitti di terzi.

In ragione di tale condotta il club ha prontamente provveduto a diffidarlo formalmente dal reiterare qualsiasi comportamento lesivo della reputazione e degli interessi dell’U.C. Sampdoria, riservandosi di agire per il risarcimento dei danni subiti.

Alla luce di quanto sopra, l’U.C. Sampdoria ribadisce con fermezza la propria totale estraneità da qualsiasi pratica che possa anche solo ipoteticamente configurarsi come traffico illecito di denaro ai fini del tesseramento o come violazione dei principi di meritocrazia nello sport. Qualsiasi individuo che si renda responsabile di condotte in contrasto con tali valori fondamentali non potrà in alcun modo trovare spazio – ora o in futuro – all’interno della nostra organizzazione.

La tutela dei giovani atleti, il rispetto delle regole e la trasparenza nei rapporti sportivi restano – oggi come ieri – principi irrinunciabili e fondanti della nostra identità.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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