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DAMASCO, 14 OTTOBRE 2013 - Quattro dei sette operatori della Croce rossa internazionale sequestrati ieri in Siria sono stati liberati e sono "sani e salvi". Lo ha detto il portavoce della Cicr a Damasco Simon Schorno, citato dal Times.[MORE]
Ma in Siria si sta sempre in bilico tra la vita e la morte, in continua lotta per la sopravvivenza. Un piede sempre nell'abisso, e lo dimostrano le continue bombe che sempre più sporcano il cielo siriano di sangue, tra cui un'autobomba esplosa oggi nella provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria. Lo scrive il sito libanese Nayar.org, citando "fonti siriane" e precisando che l'attentato e' avvenuto nella cittadina di Darkush.
Nel frattempo sale il bilancio dei morti provocati dall'esplosione: 27, tra i quali - fa sapere l'Ondus - vi è anche un bambino.
Una guerra senza fine, aumentano il numero di morti, di feriti, di rifugiati. E sotto questo manto infernale di bombe che diventano ninna nanne di un sonno senza risveglio, il Presidente Siriano Bashar Al-Assad commentando la recente decisione di premiare col Nobel per la pace l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, ha affermato: "Quel premio sarebbe dovuto essere mio."
(immagine da francolondei.it)
Rossella Assanti