PALOMBARA SABINA (RM),13 DICEMBRE 2011- Un sequestro di persona che subito volge a lieto fine.
Il dramma di poche ore fa è stato vissuto da una famiglia di PALOMBARA SABINA, cittadina sita nelle vicinanze della Capitale, alla quale è stato rapito il figlio di 15 anni, mentre quest’ultimo si recava a scuola.
Lo scopo del rapitore 44enne(che ha agito da solo e pare confermato essere un agente di polizia e padre di un compagno di scuola del ragazzo in sequestro) era estorcere denaro dopo che i debiti di gioco avevano risucchiato ogni suo risparmio. Il riscatto, richiesto telefonicamente, era dell’importo di 75mila euro. [MORE]
I genitori, dopo le telefonate anonime, si sono recati presso la Tenenza dei Carabinieri i cui agenti hanno immediatamente attivato l’iter per individuare il colpevole. E così l’incontro con i sequestratori per la consegna teorica della somma pattuita è stato uno scambio a metà. Il ragazzo, legato sia alle mani che ai piedi, rinchiuso in una torre di campagna, è stato portato via dalle Forze armate (La DdA della Procura di Roma si è occupata di coordinare il lavoro). Congiuntamente se ne sono occupati: Carabinieri del Nucleo investigativo di Roma , carabinieri del Gruppo di Ostia e della Stazione di Palombara Sabina; il rapitore, preso e arrestato.
Non si è trattato quindi di un nuovo caso come quello di Augusto De Megni, tenuto sotto scacco per ben 110 giorni. Qui la liberazione è avvenuta dopo qualche ora, con un terrore subito arrestato.
Anna Ingravallo
In foto, AUGUSTO DE MEGNI, il ragazzo rapito il 3 ottobre del 1990 e liberato il 22 gennaio seguente. La foto, storica, circolava nelle pagine di cronache di allora. Oggi, un episoldio analogo, ma non nella durata. FONTE IMMAGINE: www.tvtribe.info
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