Tagli ai vitalizi: gli ex consiglieri preparano il ricorso
Politica Trentino Alto Adige

Tagli ai vitalizi: gli ex consiglieri preparano il ricorso

venerdì 13 giugno, 2014

TRENTO, 13 GIUGNO 2014 - Dopo le ultime dichiarazioni dei sindacati in merito alla questione delle "pensioni d'oro" degli ex consiglieri della regione Trentino Alto Adige, anche gli stessi destinatari dei vitalizi, di fatto "tagliati" del 20%, si fanno sentire dicendo la loro.

Oggi, presso l'Hotel Everest di Trento, gli ex consiglieri regionali si sono riuniti in assemblea per definire una linea di resistenza contro i tagli ai vitalizi, guidati da Franz Pahl, presidente dell’associazione degli ex consiglieri regionali, che ha dichiarato: "All’unanimità abbiamo deciso che faremo ricorso per difendere i nostri diritti da questi attacchi offensivi e ostili".

Gli ex consiglieri presenti in assemblea, circa una cinquantina, hanno manifestato all'unanimità la propria posizione, quella di presentare ricorso contro ogni legge che ridurrà le cifre delle pensioni, non appena verrà approvata dal Consiglio Regionale e quando cominceranno ad arrivare agli ex consiglieri le lettere con la richiesta della restituzione degli anticipi. Lo stesso Pahl ha motivato tale decisione affermando che "L’opinione pubblica è stata informata in modo non corretto, soprattutto dal presidente Ugo Rossi, ma ora mi sembra che la gente inizi a capire che abbiamo diritti acquisiti legalmente e che non stiamo esagerando in alcun modo. Abbiamo già accettato grandi sacrifici con la legge del 2012 e quindi andiamo avanti nella difesa dei nostri diritti acquisiti con i ricorsi al Tar e alla Corte costituzionale. Non siamo più disposti ad accettare insulti anche da parte dei sindacati. La nostra associazione è come un sindacato degli ex consiglieri e vogliamo difendere anche il ruolo e la dignità della politica".

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Ed in merito alle difficoltà economiche nelle quli verterebbe la Regione Trentino aggiunge: "Non è vero che il bilancio della Regione è in difficoltà basti dire che di recente sono stati investiti in fondi 200 milioni di euro e c’è un avanzo di 95 milioni. E non accettiamo la richiesta di un altro contributo di solidarietà del 20% perché già abbiamo accettato il 10% nel 2012 né la rimessa in discussione del Fondo Family perché non si può annullare un accordo già chiuso".

Fonte: L'Adige

Valentina D'Andrea


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