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Taser sotto accusa e carabinieri indagati a seguito delle morti a Olbia e Genova

Redazione
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Taser sotto accusa e carabinieri indagati a seguito delle morti a Olbia e Genova
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Taser sotto accusa e carabinieri indagati a seguito delle morti a Olbia e Genova, il segretario nazionale di NSC Ilario Castello: “L’atto dovuto arriva come un orologio svizzero e colpisce chi fa il proprio lavoro”

“I recenti fatti di cronaca che hanno visto militari dell’Arma contrastare soggetti violenti e per niente collaborativi, deceduti a seguito dell’uso del taser a causa di arresto cardiaco, riaccendono i riflettori sull’utilizzo dello strumento a impulsi elettrici, ponendoci nuovamente davanti all’ormai consolidata realtà del famigerato atto dovuto che, puntualmente, arriva come un orologio svizzero e colpisce, purtroppo, chi svolge il proprio lavoro”: con queste parole Ilario Castello, segretario nazionale di NSC, commenta quanto accaduto a Olbia e Genova nell’arco di poche ore, che ha condotto all’iscrizione di quattro carabinieri nel registro degli indagati.

“Tutti noi – precisa il segretario del Nuovo Sindacato Carabinieri – siamo addolorati e dispiaciuti per la morte di due persone, ma riteniamo errato soffermarsi solo sul loro decesso senza entrare nel merito di ciò che realmente sta accadendo”.

“Mentre tutti disquisiscono sulla necessità, sulla pericolosità e sulla legalità del taser – osserva – noi siamo davanti al solito scenario: operatori di Polizia che si trovano iscritti nel registro degli indagati nell’espletamento delle proprie funzioni”.

“Non si può continuare a lavorare in simili condizioni – aggiunge Ilario Castello – senza avere la giusta tranquillità per operare in totale sicurezza, fisica e giuridica”.

“Sappiamo che il Governo sta lavorando in questa direzione – spiega – ma è ormai urgente trovare le reali tutele di cui necessitano tutti gli operatori di Polizia: è impossibile tenere ancora in un limbo di instabilità chi è chiamato a operare in frazioni di secondi, per il bene della comunità e per la propria salvaguardia”.

“Chiediamo quindi un tavolo tecnico – conclude – per affrontare con le parti sociali il tema delle tutele legali di cui tutti necessitano". 


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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