Trichet, L'Italia rispetti gli impegni presi nella Manovra
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Trichet, L'Italia rispetti gli impegni presi nella Manovra

venerdì 2 settembre, 2011

ROMA, 02 SETTEMBRE 2011 – Dall’Unione Europea vengono sollevate preoccupazioni sul valzer di notizie che ruotano intorno alla manovra economica dell’Italia. “L'Italia rispetti gli impegni presi”, questo è quanto affermato da Claude Trichet. Il presidente della Bce ha continuato dicendo che, “L'economia italiana ha un potenziale straordinario tenuto conto della qualità delle sue risorse umane e della sua cultura d'impresa. Eppure la crescita economica è stata deludente". [MORE]

 

"Per questa ragione - dice Trichet - credo che riforme strutturali siano necessarie per aumentare il potenziale di crescita di un'economia ingessata da troppi ostacoli che le impediscono di esprimersi al meglio”.


Per questo, sottolinea il presidente della Bce, è fondamentale che il Governo italiano rispetti gl’impegni assunti il 5 agosto al fine di poter ridurre, nei tempi preannunciati, il deficit pubblico. Questo consentirebbe all’Italia di acquisire credibilità, cosa che renderebbe più semplice ripagare i propri debiti. Il presidente della Bce ha evidenziato che “ è essenziale che vengano introdotte tutte quelle misure capaci di permettere nel medio termine al potenziale italiano di esprimersi pienamente. C'è oggi un potenziale immenso che non si esprime come dovrebbe”.


Perplessità sono state dichiarate anche dalla Commissione Europea,"Siamo preoccupati dal vedere un eccessivo affidamento alle misure sulla lotta contro l'evasione fiscale che si fa nella manovra al momento in discussione”. A sostenerlo, il portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn, che ha aggiunto che, “la Commissione europea "sta monitorando da vicino il dibattito sulla manovra in corso al Parlamento" e ha aggiunto che la Commissione non sarà in ogni caso in grado di dare una valutazione definitiva fino a che non sara' pronto il testo finale della manovra".


Sulla lotta all’evasione fiscale si è espressa anche Confindustria, che in una nota si definisce “sconcertata per le misure di contrasto all'evasione fiscale previste nell'emendamento presentato dal Governo. Confindustria ha da tempo condiviso l'obiettivo di una seria ed efficace lotta all'evasione fiscale e contributiva. Le misure presentate ieri risentono però della fretta e dell'approssimazione con cui è stato predisposto l'emendamento, non sono coerenti anche sul piano tecnico e dovranno necessariamente essere riviste. Le norme sono poco efficaci rispetto all'obiettivo di una seria lotta all'evasione e rischiano di penalizzare le imprese corrette nel rapporto con il fisco”.


Tutta questa confusione, tutti questi cambiamenti apportati alla manovra non fanno altro che indebolire il Paese. Questo andrebbe a condizionare negativamente le decisioni di sottoscrizioni dei bond italiani, con ulteriore peggioramento della situazione del Paese.
Come ha evidenziato ieri il Wall Street Journal , “i cambiamenti di tattica di Silvio Berlusconi sul fronte dei tagli seminano confusione, mentre la crisi in Italia richiederebbe una leadership politica ferma e un piano chiaro per affrontare la cronica bassa crescita economica”.
 

Rosy Merola


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