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Truffa e usura: la procura di Trani chiude l'inchiesta su American Express

Roberta Lamaddalena
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Truffa e usura: la procura di Trani chiude l'inchiesta su American Express
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BARI, 24 SETTEMBRE 2010 - Questa mattina gli inquirenti della Procura di Trani hanno comunicato alla stampa la conclusione delle indagini preliminari nell'ambito del procedimento nei confronti della società American Express. Cinque informazioni di garanzia sono state notificate dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari nei confronti dei 5 responsabili rappresentanti per l’Italia della American Express, accusati di truffa ed usura in relazione al rilascio di carte di credito del tipo “revolving”. Sono finiti nel registro degli indagati Massimo Quarra, direttore generale di Banca American Express, Francesco Fontana, rappresentante legale del medesimo gruppo, il responsabile dell’area carte Giglio Del Borgo e i due dirigenti Melissa Peretti e Daniele Di Febo. Ulteriori dettagli sull’inchiesta sono stati forniti dal procuratore Carlo Maria Capristo che, insieme al pm Michele Ruggero e i vertici regionali della guardia di finanza, ha condotto le indagini. [MORE]
L’inchiesta madre partì mesi fa dalla denuncia di un cittadino di Trani che lamentava di essere stato vittima di usura in relazione all’utilizzo di una carta “revolving”, la Gold. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti era finita, in particolare, la contabilizzazione degli interessi effettuata con tecniche definite dalla Procura “truffaldine” e artificiose, violando apertamente le clausole di salvaguardia e le disposizioni di legge in materia di usura. Ma, secondo gli inquirenti, oltre alle carte Gold credit, tassi usurari venivano applicati anche alla Blu credit card e altre irregolarità sarebbero state riscontrate nel regolamento generale delle carte “revolving” di American Express, tanto che già dall’aprile scorso la Banca d’Italia aveva bloccato la loro emissione insieme a quelle di tipo tradizionale.
Tuttavia le indagini che si sono concluse limitatamente al filone delle “revolving” emesse dall’American Express, proseguiranno per accertare che altri istituti di credito non abbiano utilizzato tassi di interesse analoghi. Questo tipo di carte infatti sono card opzionali di cui tutte le banche dispongono. Non è escluso che l’inchiesta di Trani non si estenda a macchia d’olio su tutta la nostra penisola. Infatti, gli inquirenti fanno già sapere che la guardia di finanza ha acquisito alcuni documenti di banche del Nord Barese per effettuare ulteriori controlli.
“L’impegno investigativo prosegue senza soluzione di continuità nella direzione di accertare condotte analoghe da parte di altri istituti o intermediari finanziari che hanno promosso, emesso e gestito carte di credito del tipo revolving” spiega il capo della procura Carlo Capristo informando il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi e aggiungendo: “Vigilate sul fenomeno in tutta Italia”.

Roberta Lamaddalena


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Scritto da Roberta Lamaddalena

Giornalista di InfoOggi

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