Uefa,Platini costretto a dimettersi da carica di presidente: Tas riduce squalifica senza assoluzione
Sport Campania

Uefa,Platini costretto a dimettersi da carica di presidente: Tas riduce squalifica senza assoluzione

lunedì 9 maggio, 2016

LOSANNA – Secondo quanto appreso dall'Ansa da fonti vicine a Michel Platini, nella mattinata di lunedì 9 maggio, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha emesso la sua sentenza riguardo al ricorso presentato dal presidente dell'UEFA in relazione alla squalifica di 6 anni inflittagli per il caso dei due milioni di franchi svizzeri che l'allora presidente della FIFA Sepp Blatter gli avrebbe corrisposto per una consulenza. [MORE]

Platini ha ottenuto la riduzione della squalifica da 6 a 4 anni, ma non l’assoluzione come invece aveva chiesto. L’ex campione francese, pertanto, è costretto a presentare le dimissioni dalla carica di presidente dell'UEFA.

«Platini consegnerà le sue dimissioni da presidente della Uefa in occasione del prossimo congresso dell'organizzazione», hanno riferito i legali dell'ex calciatore.

«Prendo atto della decisione presa dal TAS - ha invece detto Platini - ma la considero una profonda ingiustizia. Questa decisione mi impone una sospensione la cui durata mi impedirà, guarda la coincidenza, di candidarmi alle prossime elezioni per la presidenza della FIFA». «Come convenuto con le varie Federazioni nazionali – ha concluso - mi dimetto dalle mie funzioni da presidente della UEFA al fine di proseguire la mia battaglia davanti ai tribunali svizzeri per dimostrare la mia onestà. La vita mi ha sempre riservato grandi sorprese e sono disposto a viverne altre».

Attraverso una nota il Tribunale per l'arbitrato nello sport  ha riferito che la decisione è stata presa all'unanimità dalla formazione arbitrale composta dal presidente Luigi Fumagalli ed i membri Jan Paulsson e Bernard Hanotiau.

Il Tas, si legge nel comunicato, ha ritenuto che Platini, ricevendo dalla Fifa il versamento di due milioni di franchi nel 2011, abbia ottenuto un «vantaggio indebito» e, avendo violato gli articoli 20 e 19 del codice di etica della Fifa, è colpevole di «conflitto di interessi».

La nota spiega inoltre che l’ex calciatore francese non è stato invece sanzionato per «violazione di regole generali di comportamento» né per «violazione di dovere di lealtà» (articoli 13 e 15 del codice di etica).
La formazione arbitrale non «è convinta della legittimità del versamento di 2 milioni di franchi svizzeri, intervenuto otto anni dopo la cessazione dei rapporti di lavoro, che non riposa su alcun documento e non corrisponde alla parte dello stipendio presuntamente impagato». Il TAS ha infine spiegato che Platini è «stato beneficiario in modo retroattivo di un piano di previdenza al quale non aveva diritto», aggiungendo che «una sanzione severa è giustificata a causa delle funzioni superiori esercitate da Michel Patini (presidente Uefa e vice-presidente Fifa), l'assenza di pentimento e l'impatto che questo affare ha avuto sulla reputazione della Fifa».

L'Uefa - prendendo «atto della decisione del Tas di sospendere Michel Platini da ogni attività calcistica per 4 anni"» e in virtù dell'intenzione dello stesso Platini «di dimettersi da presidente dell'Uefa» - fa sapere che il «comitato esecutivo si riunirà il 18 maggio a Basilea per discutere i prossimi passi, tra cui la programmazione del congresso elettivo. Nel frattempo non sarà nominato un presidente ad interim».

[foto: goal.com]

Antonella Sica


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