Un intervento come tanti poi un'esplosione, scaraventa contro l'autopompa i VVF, Sfiorata tragedia
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Un intervento come tanti poi un'esplosione, scaraventa contro l'autopompa i VVF, Sfiorata tragedia

mercoledì 20 novembre, 2019

REGGIO CALABRIA, 20 NOVEMBRE - Un intervento come tanti altri. Un incendio in un negozio. L'arrivo con prime operazioni per entrare nel locale e il motodisco per aprire la saracinesca. E poi un'esplosione violenta, imprevista ed improvvisa. Una deflagrazione che ha scaraventato contro l'autopompa cinque vigili del fuoco del Comando provinciale di Reggio Calabria e fatto cadere sei agenti delle volanti della Questura. Immagini che, agli occhi degli stessi feriti, hanno richiamato quelle di Guargnento, nell'alessandrino, dove, il 5 novembre scorso, morirono i vigili del fuoco Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonio Candido, detto Nino, quest'ultimo proprio di Reggio.

A differenza di allora, la notte scorsa il fato è stato benigno ed i cinque vigili del fuoco ed i sei agenti hanno riportato contusioni e ferite varie, ma tutte giudicate con prognosi variabili dai 5 a 20 giorni. L'esplosione si è verificata all'1.20 in una macelleria in via santa Lucia al Torrente, nella zona di Sant'Antonio, parte alta della città. Sul posto, insieme ai vigili, sono intervenute tre volanti per mettere in sicurezza la zona e procedere ad eventuali evacuazioni delle abitazioni vicine. Ma mentre i vigili stavano cercando di entrare la deflagrazione li ha fatti letteralmente volare contro l'autopompa che era dietro di loro.

Tutti, ha spiegato il comandante provinciale del Corpo Carlo Metelli, "hanno riportato choc da urti, compressione dello sterno e lesioni meccaniche. È stato lo spostamento dell'aria a sbattere i corpi dei colleghi contro l'autopompa". Tutti, vigili e poliziotti, sono stati portati in ospedale per le cure necessarie e subito dimessi. Alcuni vigili stamani sono tornati per ulteriori accertamenti. Le maggiori preoccupazioni sono state per uno dei feriti che, ha riferito Metelli, "dopo l'esplosione è rimasto alcuni minuti in stato di incoscienza. Fortunatamente al suo arrivo in ospedale è uscito dallo stato di torpore. In questo momento è quello che ha la prognosi più lunga e speriamo torni presto al suo lavoro".

La deflagrazione, secondo le prime indagini, che comunque proseguono, sarebbe stata provocata da cause accidentali. In particolare ad esplodere è stata una bombola di gas dopo che un corto circuito aveva innescato le fiamme nel locale. Vicinanza e gratitudine al Corpo dei Vigili del fuoco e alla Polizia sono state espresse dal sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, da politici, rappresentanti istituzionali e sindacalisti, tornati a sollecitare più attenzioni e tutele per gli uomini in divisa. Il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, stamani, ha voluto incontrare Metelli ed il questore Maurizio Vallone, accompagnato dal dirigente delle volanti Luciano Maria Rindone, per esprimere loro la solidarietà dello Stato.

"Non ci sono mai parole sufficienti per ringraziarvi per quello che fate per tutti noi ogni giorno", ha detto loro il Prefetto. "La cosa che più mi ha colpito - ha detto il prefetto Mariani - è l'analogia con la vicenda di Quargnento. Ancora una volta abbiamo corso il rischio di perdere degli uomini. È andata bene, ma l'episodio ci deve far riflettere e far riflettere tutti i cittadini quando incontrano per strada queste divise".


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