Verona: ragazzo autistico 19enne scambiato per spacciatore. La madre accusa le forze dell'ordine
Cronaca Veneto

Verona: ragazzo autistico 19enne scambiato per spacciatore. La madre accusa le forze dell'ordine

sabato 13 ottobre, 2012

VERONA, 13 OTTOBRE 2012 - La madre di un ragazzo autistico diciannovenne, ha accusato le forze dell'ordine per aver scambiato il giovane per uno spacciatore ed averlo portato in ospedale per alcuni accertamenti.

E' accaduto il 22 Settembre, ma la madre, originaria del Camerun, ne ha parlato recentemente con il giornale "Repubblica", raccontando che la Polizia era alla ricerca di ovuli di cocaina all'interno dello stomaco del ragazzo e, perciò, è stato portato in ospedale.

Il questore Michele Rosato, ha smentito l'accusa secondo la quale gli agenti avrebbero sedato il ragazzo perchè sospetto di aver ingerito ovuli contenenti sostanze stupefacenti, ma il fatto sarebbe avvenuto poichè la pattuglia di Polizia ha ritenuto che il diciannovenne fosse troppo agitato per essere scortato all'ospedale in quelle condizioni.[MORE]

Il questore ha dunque sottolineato che era necessario portare il ragazzo dai medici, poichè appariva in stato confusionale, agitato ed, inoltre, aveva atteggiamenti violenti.

La segnalazione è arrivata da alcuni cittadini di Verona, che hanno avvistato il giovane mentre camminava per la strada visibilmente scosso. La Polizia, dopo averlo perquisito, non ha trovato alcun documento nè alcun foglio medico che potesse fargli capire che si trattava di una persona autistica.

Il medico che ha in cura il ragazzo, ha però dichiarato a "Repubblica": «Una pattuglia lo ha considerato come un trafficante di droga. Come è possibile che non si siano accorti che si trattava di un ragazzo autistico?».

Il questore ha risposto alle accuse della madre del giovane, spiegando ai giornali: «Il giorno dopo mi sono sentito in dovere di disporre che il dirigente delle volanti telefonasse ai genitori del ragazzo. Abbiamo spiegato le modalità dell’intervento e che cosa era successo e ci siamo resi disponibili, qualora i genitori ed il medico curante lo ritenessero opportuno, ad aprire le porte della questura per risollevarlo dal punto di vista psicologico».

(Foto da bed-and-breakfast.it)

Alessia Malachiti 


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