Vincenzo Capellupo: San Vitaliano messaggio sulla cultura

Università, Politeama, Conservatorio, Accademia, Teatro Masciari, Cinema. La Giunta regionale faccia qualcosa per la cultura e l’economia del Capoluogo

Catanzaro 15 luglio 2012 - Non possiamo mettere da parte la cultura. È questo un messaggio che i catanzaresi devono raccogliere, particolarmente, in vista della ricorrenza di San Vitaliano, venerato patrono ma anche simbolo dell'identità secolare di questa città. E la cultura lo sappiamo, è innanzitutto tradizione e identità, confronto e apertura

Il grido d’allarme lanciato da intellettuali e operatori culturali, sul rischio chiusura del Politeama, del Conservatorio e sull’attuale vicenda dell’Accademia di Belle Arti (per l’apertura di una sede crotonese), deve imporre una seria e approfondita riflessione dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza. Riflessione sul modo di pensare la politica culturale del Capoluogo, sancendo una volta per tutte quali siano i punti saldi su cui investire costantemente ma con oculatezza e strategia.

Una politica di investimenti non può essere solo di emanazione pubblica a pioggia, occorre strategia ed è necessario attrarre anche l’interesse dei privati, delle banche ad esempio, come succede altrove in Italia e nel mondo, dove, peraltro, teatri dell’ampiezza del Politeama producono, allestiscono e vendono proprie produzioni, formando anche professionalità in loco. È questo un grande nodo irrisolto che deve essere affrontato, perché solo timidamente negli anni scorsi la Fondazione Politeama ha avviato esperimenti di produzione e certamente insufficienti.

Il discorso sui beni e le attività culturali della città Capoluogo di Regione dovrebbe incontrare, finalmente, anche la sensibilità della Giunta di Scopelliti: per affinità politica tra le due Giunte ma soprattutto perchè Catanzaro è il cuore nevralgico della Calabria.

E cultura a Catanzaro vuol dire certamente Politeama, Accademia, Teatro Masciari, Cinema e Conservatorio, ma vuol dire anche Università, formazione e ricerca, temi verso cui la Regione targata Scopelliti e il centrodestra a livello nazionale non hanno fornito risposte adeguate, perlomeno per l’Ateneo Magna Graecia, la Facoltà di Medicina, vedi anche la vicenda delle Scuole di specializzazione, e più in generale la città di Catanzaro.

A dieci anni dall’apertura del Politeama, rischiamo di celebrare un importante anniversario a porte chiuse e di dover sperare sulla buona volontà degli artisti e degli operatori locali, a cui deve andare il nostro apprezzamento per la discussione sul tema, ma ricordando che non si può pensare che chi opera nella cultura lavori necessariamente gratis.

Questo destino infausto potrebbe toccare ad Accademia, a Conservatorio e Università, come già capitato al Teatro Masciari e agli storici cinema della città. Un destino nero per l’identità cittadina.

E lo ricordiamo la cultura in una prospettiva di sistema e di programmazione genera economia e lavoro.

C’è bisogno di affrontare con strumenti nuovi la discussione sulla cultura a Catanzaro, in una ottica di concertazione con gli operatori, i privati e le istituzioni principali, a partire dall’Università che deve finalmente integrarsi nella vita della città.[MORE]

Perché la cultura non rimanga la vittima silente della spending review ma possa cominciare ad essere occasione di crescita, lavoro e turismo, si dovrebbe pensare, dopo aver affrontato il nodo Sanità e quello sulle partecipate, di riunire il Consiglio comunale aperto sul tema della cultura come fattore di crescita sociale ed economica, per programmare e trovare una luce in un tunnel nerissimo.

Vincenzo Capellupo – Consigliere Comunale PD