Agenzia delle entrate: una mail ai dipendenti per denunciare i corrotti
Economia Campania

Agenzia delle entrate: una mail ai dipendenti per denunciare i corrotti

lunedì 15 dicembre, 2014

SALERNO, 15 DICEMBRE 2014 - L' Agenzia delle Entrate lancia un piano anti-corruzione con l'ausilio di email con cui i dipendenti potranno denunciare, anonimamente, i colleghi che agiscono in maniera non conforme all' ambiente di lavoro. Il provvedimento è stato annunciato dal direttore dell' Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, "Il fenomeno è limitato ma lo faremo scomparire", ha detto, invitando i dipendenti ad esporre denunce "con coraggio" perchè "saranno tutelati", specifica la Orlandi. Ed aggiunge "Nei prossimi giorni metteremo a disposizione dei 40.000 dipendenti una mail per denunciare i casi di corruzione, in completa privacy e tutela. Ci saranno garanzie e per questo ho previsto che non ci si limiti alla mail ma che ci sia un vero e proprio centro di ascolto, con persone che raccolgano le denuncie e che ascoltino".

Secondo la Orlandi i lavoratori "non possono limitarsi a girarsi dall’altra parte. Tutti devono credere che siamo imparziali e che rispettiamo la legge. Altrimenti il danno è enorme. E non c’è la scusa delle troppe norme, con un’ipertrofia normativa che porta all’anoressia etica". Il riferimento è agli scandali che hanno riguardato da vicino l'Agenzia delle Entrate negli ultimi mesi.

Email per denunciare i corrotti, lo annuncia il direttore dell' Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi

La mail non sarà l'unico strumento utilizzato: è prevista anche l’istituzione di un centro di ascolto che raccolga le denunce dei dipendenti. Garantita la massima tutela agli informatori, che in inglese si chiamano "whistleblowers" o meglio detti “spioni”, che da oggi agiranno a colpi di click per smascherare gli impostori.

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Soddisfatto anche il presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, che al riguardo dice: "Bisogna attuare le norme per il whistleblower previsto dal testo unico dei dipendenti pubblici, per consentire a chi vuole denunciare illeciti di farlo in modo tutelato. Non è delazione ma assunzione di responsabilita". "Un quadro devastante di presenza di fatti criminali, che rende difficile fare discorsi di prospettiva e che nel Paese sta creando un clima come quello durante la stagione di Mani Pulite, del 1993. Dopo Mani Pulite c'e' stata un'assenza di scelte politiche e per paradosso alcune scelte fatte hanno favorito la corruzione, come il falso in bilancio e le norme sulla prescrizione", ha detto Cantone. "Penso che il rating di legalità sia un tentativo molto nuovo e interessante, ossia l'idea di provare a invertire un meccanismo tradizionale: chi sbaglia paga. Ma è un istituto che, fino a questo momento, non ha dato grandi risultati perchè è efficace fino a un certo punto" ha concluso Cantone.

 

(foto:clubalfa.it)

Filomena I. Gaudioso

 


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