Anagni, sit in contro la riapertura del termocombustore Marangoni
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Anagni, sit in contro la riapertura del termocombustore Marangoni

martedì 18 giugno, 2019

Anagni 18 giugno2018- Questa mattina si è svolta una pacifica manifestazione davanti ai cancelli della Marangoni Tyre Spa. L’evento, fortemente voluto dalla cittadinanza, è stato organizzato direttamente dal sindaco Daniele Natalia come richiesto durante una Commissione Consiliare Ambientale svoltasi martedì scorso presso il palazzo comunale di Anagni. Diverse associazioni ambientaliste insieme al Sindaco e all’assessore all’ambiente Vittorio D’Ercole, alcuni consiglieri comunali, l’architetto Vincenzo Maia, responsabile dell’Ufficio Ambiente affiancato da alcuni tecnici esperti nel settore ambientale, hanno valutato tutte le possibili azioni atte ad ostacolare la riaccensione del termocombustore sito all’interno della fabbrica ormai chiusa dal 2013. Lo scopo della riattivazione è incenerire pneumatici fuori uso per recuperare energia.

 La procedura del rinnovo autorizzazione era stata avviata già due anni fa dalla Regione Lazio generando malcontento tra cittadini e associazioni che si sono subito mobilitate, anche attraverso un ricorso al Tar, per riaccendere i riflettori su di una situazione potenzialmente pericolosa per la salute di tutti. Ad oggi la procedura autorizzativa per l’impianto di Anagni è giunta al termine con il sopralluogo ufficiale di questa mattina.

 I cittadini presenti al sit-in, chiamati a manifestare il proprio dissenso dal Sindaco stesso, hanno presenziato l’area con cartelli e bandiere rispettando tempi e spazi delimitati dalle forze dell’ordine pronte ad intervenire in caso di necessità.  

L’impianto della Marangoni insiste all’interno della perimetrazione Sin (Sito d’Interesse Nazionale), territorio fortemente compromesso da PCB ed altre sostanze  impattanti, come rilevato nel 2010 dall’Arpa Lazio. Sulla base della nuova autorizzazione l’impianto tornerà ad incenerire ben 48 tonnellate al giorno, 15600 ton/ anno, di pneumatici fuori uso se la politica locale non riuscirà a trovare valide opposizioni al progetto.

“Un inceneritore di pneumatici è qualcosa che al giorno d’oggi appartiene all’archeologia industriale. Avviarlo in un’area fortemente provata dal punto di vista ambientale e in attesa di bonifica è ulteriormente malsano” fa sapere la deputata M5S Ilaria Fontana.

“Tutti sanno che ad oggi le alternative a questi impianti sono molteplici: è assurdo che la Regione Lazio stia ancora dando seguito ad una proposta impiantistica vecchia e legata a mire espansionistiche per l’incenerimento del “car fluff”; ossia ciò che resta dalla demolizione degli autoveicoli.

Per queste ragioni sto lavorando assieme al Ministero dell’Ambiente in collaborazione (…)  con i portavoce ad ogni livello istituzione (ognuno per la sua competenza) al fine di verificarne l’interferenza con le attività di bonifica pianificate, sebbene la competenza per il via libera all’esercizio sia regionale e solo i sindaci del territorio, in virtù dei poteri che il Testo Unico delle Leggi Sanitarie gli conferisce, possono limitarne i danni”

Tiziana Petriglia 

 


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