Argentina, morto l'ex dittatore Jorge Rafael Videla
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Argentina, morto l'ex dittatore Jorge Rafael Videla

venerdì 17 maggio, 2013

BUENOS AIRES (ARGETINA), 17 MAGGIO MAGGIO 2013 - «È morto Videla, responsabile genocidio», questo è uno dei titoli con cui la tv di Buenos Aires ha diffuso la notizia della scomparsa dell’ex dittatore in Argentina, dal 1976 al 1981. Jorge Rafael Videla – 87 anni - è morto nel carcere Marcos Paz, in provincia di Buenos Aires, dove stava scontando due ergastoli.

In particolare, secondo quanto riferisce il giornale argentino Clarín, l’ex generale sarebbe morto per cause naturali, anche se sono riportate due versione differenti sul dove sia accaduto il decesso. In base a quanto ha dichiarato alla stampa militare - attraverso i microfoni di Radio Once Diez - la moglie, Cecilia Pando: «Videla aveva avuto un malore ieri sera e non aveva voluto cenare. È morto nel sonno». Fonti carcerarie, invece sostengono che, dopo aver accusato - durante la notte - dei disturbi allo stomaco, questa mattina – intorno alle 06.30 ora locale – Videla, uscendo dal bagno del padiglione del carcere Marcoz Paz si è accasciato, morendo sul pavimento. [MORE]

Nato il 2 agosto 1925, Videla arrivò al potere a seguito di un colpo di stato militare - il 24 marzo 1976 - che fece cadere il governo di Isabel Martínez de Perón, restando in carica fino al 1981. Con il ripristino della democrazia, nel 1983 fu processato e condannato all’ergastolo, visto che nel corso del suo regime violò sistematicamente lo stato di diritto e i diritti umani: più di duemila persone morirono e più di trentamila scomparvero nel nulla. Nonostante ciò, restò in carcere solo 5 anni, poiché – nel 1990 - l’allora presidente Carlos Menem decise di concedergli l’indulto insieme agl’altri membri del regime che erano stati condannati.

Nel 1998,  Videla tornò in carcere, a seguito della condanna per la sparizione di migliaia di persone durante la dittatura - vi restò per 38 giorni prima di essere trasferito agli arresti domiciliari. Successivamente, su iniziativa del presidente Néstor Kirchner, che si rivolse alla Corte Costituzionale affinché annullasse l’indulto, Videla tornò alla sbarra.

Così, nel 2010 l’ex dittatore si assunse le responsabilità di tutti i crimini commessi dal suo regime e fu nuovamente condannato all’ergastolo, mentre nel 2012 per fu condannato a cinquant’anni di detenzione per il sequestro dei figli delle persone scomparse, i cosiddetti desaparecidos.

(fonte: La Repubblica. Fotogramma: hubmagazine.it)

Rosy Merola


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