Banco Alimentare in Calabria, il Vescovo di Cosenza: "Un bene da custodire, troviamo una soluzione"
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Banco Alimentare in Calabria, il Vescovo di Cosenza: "Un bene da custodire, troviamo una soluzione"

lunedì 20 gennaio, 2025

Cosenza – Il Banco Alimentare della Calabria, un'istituzione vitale per migliaia di persone in difficoltà, si trova costretto a sospendere le proprie attività a causa dello sfratto dai locali che ospitavano il centro di distribuzione nella zona industriale di Montalto Uffugo.

Un duro colpo per una regione dove la povertà e l'emarginazione sociale toccano percentuali drammatiche.


A lanciare un accorato appello è l'arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, che ha espresso la sua forte preoccupazione per la situazione.

"Il Banco Alimentare è un bene che va assolutamente custodito" – ha dichiarato –.

"Non possiamo ignorare l'importanza di un servizio così fondamentale per gli ultimi della nostra società".


L'appello alle istituzioni e alla comunità


Monsignor Checchinato ha chiesto l’intervento delle istituzioni comunali e sovracomunali, insieme a privati, enti e fondazioni, per trovare una soluzione rapida.

"In una terra dove la disoccupazione è alta e molte famiglie sopravvivono con un solo reddito, è urgente sedersi attorno a un tavolo per salvaguardare questa rete solidale che sostiene migliaia di persone", ha sottolineato.


Il prelato ha ricordato che l'opera del Banco Alimentare non è solo un simbolo di solidarietà, ma una realtà tangibile che garantisce beni essenziali a chi ne ha più bisogno.

"Gesù stesso, di fronte alla fame della folla, non ha ignorato il problema, ma ha agito con un gesto concreto. Anche noi dobbiamo fare ciascuno la nostra parte".


Una rete indispensabile per una regione in difficoltà


La Calabria è una delle regioni più colpite dalla povertà in Italia, con il 42,8% della popolazione a rischio esclusione sociale.

Secondo i dati forniti dall'Arcidiocesi, nella sola provincia di Cosenza operano 244 strutture caritative su un totale di 598 accreditate in tutta la regione, per un totale di 130 mila assistiti nel 2023.

I beni distribuiti hanno raggiunto un valore economico di circa 20 milioni di euro.


Questi numeri dimostrano l'importanza del Banco Alimentare come argine alla crescente emergenza sociale.

Tuttavia, la sospensione delle attività potrebbe aggravare ulteriormente una situazione già critica.


La comunità chiamata a raccolta


Il richiamo del Vescovo non è solo rivolto alle istituzioni, ma a tutta la comunità.

"Non si tratta solo di sostenere un'opera meritoria, ma di tutelare le migliaia di persone che ogni giorno si affidano al Banco Alimentare per sopravvivere", ha concluso.

"È un appello alla solidarietà concreta, un invito a non voltare le spalle ai più deboli".


Mentre la Calabria affronta questa sfida, la speranza è che si possa trovare una soluzione per preservare un servizio che rappresenta un pilastro fondamentale per il territorio e per le persone che lo abitano.


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