Bimbo grave dopo aver mangiato formaggio con latte crudo: nuova allerta per la Sindrome emolitico-uremica
Ricoverato a Padova un bambino bellunese di un anno: il caso riaccende l’attenzione sui rischi legati ai latticini non pastorizzati
Un nuovo caso di Sindrome emolitico-uremica (SEU) torna a far paura in Italia. Un bambino di un anno, originario del Bellunese, è ricoverato in condizioni critiche nel reparto di Nefrologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova dopo aver consumato formaggio prodotto con latte crudo di mucca.
I sintomi dopo alcuni giorni
La malattia, causata dalla contaminazione da Escherichia coli (Stec), si manifesta spesso a distanza di alcuni giorni dall’ingestione dell’alimento contaminato. Nel caso del piccolo, i primi segnali sono comparsi dopo qualche giorno: inizialmente ricoverato a Belluno, è stato poi trasferito a Padova per la gravità del quadro clinico.
Le cure: eculizumab e terapia intensiva
Il bambino è in cura con eculizumab, un farmaco a base di anticorpi monoclonali che negli ultimi anni ha rivoluzionato il trattamento della SEU. Prima del suo utilizzo, fino al 40% dei pazienti necessitava di dialisi già dal primo episodio; oggi la percentuale si è ridotta al 10-15%.
La scoperta dell’efficacia dell’eculizumab risale al 2011 grazie alla nefrologa Anne-Laure Lapeyraque, che lo utilizzò con successo in via sperimentale su una bambina di tre anni in gravi condizioni.
Perché la SEU è pericolosa nei bambini
Negli adulti, l’infezione da Escherichia coli raramente provoca conseguenze gravi. Nei bambini sotto i 5 anni, invece, il batterio può scatenare enterite emorragica o la stessa SEU, anche dopo l’ingestione di piccole quantità di latte o formaggi non pastorizzati.
Altri casi in Italia e in Europa
La cronaca italiana registra diversi episodi simili:
- Torino, 2010 – un bimbo di 2 anni perse la vita dopo aver consumato latte non bollito;
- Bari, 2014 – decesso di un bambino di 18 mesi;
- Bari, 2017 – due bambine morirono nello stesso anno, sempre per SEU da latte non pastorizzato;
- Bari, 2018 – una piccola di 18 mesi deceduta tre giorni dopo il ricovero.
Il caso più grave, però, resta l’epidemia europea del 2011, con 22 morti (21 in Germania) e oltre 2.200 contagiati.
Questo nuovo episodio accende nuovamente i riflettori sull’importanza della sicurezza alimentare e della pastorizzazione del latte, soprattutto per i più piccoli.
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