Boni, "Via subito il vitalizio ai consiglieri", il Pirellone insorge
Politica Lombardia

Boni, "Via subito il vitalizio ai consiglieri", il Pirellone insorge

giovedì 27 ottobre, 2011

MILANO, 27 OTTOBRE 2011- Nel corso di una conferenza stampa, il presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni, ha proposto di anticipare l'abolizione del vitalizio ai consiglieri regionali già a partire da questa legislatura. Questo è in linea con la proposta della Conferenza delle Regioni che prevede il taglio dei costi della politica dalle prossime legislature. [MORE]

 

Oltre a ciò, per minimizzare i costi della politica, il presidente ha parlato di altri interventi quali: "l'innalzamento dell'età necessaria ai consiglieri per incassare il vitalizio da 60 a 65 anni, il divieto al cumulo dei vitalizi delle diverse assemblee legislative (Parlamento, Consigli regionali ed Europarlamento) e una riduzione della diaria per quei consiglieri che proseguono la propria attività professionale durante il mandato".

 

Boni ha anche dichiarato di essere favorevole al taglio definitivo delle autoblu per i componenti dell'Ufficio di Presidenza e per la Giunta regionale.

Come si può immaginare, questa posizione non è stata ben accolta dai membri dello comitato ristretto dello stesso Consiglio regionale, preposto alla realizzazione di un provvedimento bipartisan, volto a tagliare i costi della politica.

Infatti, sembra sia stata unanime la contestazione da parte di tutte le forze politiche per il suddetto atteggiamento di Boni, "considerandolo un'invasione di campo e addirittura una delegittimazione del lavoro dei consiglieri".

Il capogruppo dell'Idv, Stefano Zamponi, tra i più infervorati, ha proposto di sospendere i lavori. Mentre, il collega di partito di Boni, il capogruppo della Lega Stefano Galli, senza mezzi termini ha sentenziato, "delle sue proposte non ce ne frega un c...".

Così, il comitato ristretto ha dato mandato al presidente Sante Zuffada (Pdl) di scrivere una lettera ufficiale al presidente del consiglio regionale e, probabilmente, decidendo di boicottare una riunione convocata dallo stesso Boni fra una settimana per discutere sempre dei suddetti tagli.

Quando si tratta di evitare di mettere mano ai "propri portafogli", si va sempre tutti d'amore e d'accordo.

 

Rosy Merola
 


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