Boris Johnson non si candiderà alla guida dei Tories
Estero Calabria

Boris Johnson non si candiderà alla guida dei Tories

giovedì 30 giugno, 2016

CROTONE - Continuano i colpi di scena nella corsa alla successione di David Cameron, il Premier inglese dimissionario dopo il referendum sulla Brexit. Boris Johnson, ex sindaco di Londra e principale leader della campagna pro "Leave", ha annunciato che non parteciperà alla corsa per la guida del Regno Unito. Il nuovo premier britannico si conoscerà il 9 settembre prossimo.

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Johnson, dato per certo tra gli sfidanti per la guida del partito e del Paese, ha illustrato le priorità che il nuovo premier dovrà perseguire in una conferenza stampa, concludendo con l'inaspettato annuncio: "dopo aver consultato i miei colleghi e considerato le circostanze in Parlamento, sono arrivato alla conclusione che questa persona non possa essere io". "Il mio ruolo - ha aggiunto - sarà di fornire tutto il sostegno possibile alla prossima amministrazione conservatrice".

Le sorprese sul fronte politico inglese, però, non sono teminate qui. Nella stessa giornata è arrivata anche la candidatura di Michael Gove. Il ministro della Giustizia ha spiegato di essere arrivato a questa decisione con riluttanza, ma di non poter fare altrimenti.

Nel giro di poco, Gove si è smarcato dai giochi interni al partito ed ha annunciato la sua corsa. Il primo a subire il cambiamento di linea politica è stato proprio David Cameron, poichè il ministro della Giustizia si schierò per il "Leave". A distanza di qualche mese, Gove ha scaricato anche Johnson, ritenuto inadatto al ruolo di premier. "Con riluttanza, sono arrivato alla conclusione che Boris non abbia la capacità di fornire una leadership o costruire la squadra per il compito che abbiamo di fronte - ha sottolineato - Ho deciso quindi di avanzare la mia candidatura per la leadership".

Dopo l'abbandono di Johnson, sono cinque i nomi in lizza per la premiership: Gove; il ministro dell'Interno Theresa May; Andrea Leadsom, ministro dell'energia; l'ex ministro della Difesa, Liam Fox; il ministro del Lavoro, Stephen Crabb.

All'annuncio del ritiro di Johnson, la sterlina ha avanzato sul dollaro a 1,3496, da 1,3434 su cui era quotata prima della notizia.

Daniele Basili

(fonte immagine: bbc.com) 


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