Calcioscommesse, chiesto il rinvio a giudizio per Conte. Il tecnico: "Amareggiato, ma vado avanti"
Sport Lombardia

Calcioscommesse, chiesto il rinvio a giudizio per Conte. Il tecnico: "Amareggiato, ma vado avanti"

martedì 7 luglio, 2015

CREMONA, 07 LUGLIO 2015 - La Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per il ct della nazionale Antonio Conte e per altri 103 indagati nell’inchiesta sul calcio scommesse. L’accusa è di frode sportiva in relazione alla partita Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011, quando il tecnico allenava la squadra toscana, mentre per quanto riguarda Novara-Siena il procuratore Roberto di Martino ha chiesto l’archiviazione, così come per l’accusa di associazione a delinquere. Conte avrebbe violato i suoi obblighi in riferimento agli accordi sottoscritti tra allenatori Federcalcio in cui è previsto che il tecnico debba salvaguardare e sorvegliare sulla condotta morale dei calciatori. Stessa accusa per l’ex tecnico dell’Atalanta Stefano Colantuono per la presunta combine di Crotone-Atalanta del 2012.[MORE]


L’accusa di associazione a delinquere rimane invece per Cristiano Doni, Beppe Signori, l’ex capitano della Lazio Stefano Mauri, che fu anche arrestato nell’ambito dell’inchiesta e altri dieci indagati, per lo più stranieri. In tutto sono circa 60 le partite di serie A, B e Lega Pro contestate nella richiesta di rinvio a giudizio del procuratore di Cremona.

"Amareggiato" per una richiesta di rinvio a giudizio 'annunciata' da giorni ma determinato ora a continuare nel suo lavoro da ct, in attesa degli sviluppi della sua vicenda processuale: è questo lo stato d'animo di Antonio Conte, secondo fonti a lui vicine. Gli avvocati di Conte valuteranno gli atti per studiare la strategia, Conte proseguirà nel suo lavoro da ct in attesa degli sviluppi processuali. Nelle ultime dichiarazioni il tecnico della nazionale ha smentito di aver pensato a dimissioni, ma ha anche chiarito di ritenere un problema l'eventuale protrarsi dell'iter processuale in concomitanza con euro 2016, in programma il prossimo giugno in Francia.


Una situazione delicata, quella del ct della nazionale, che tuttavia può fare affidamento sul presidente della Figc Carlo Tavecchio: “In questo Paese abbiamo le garanzie per tutti, Conte compreso. Il rinvio a giudizio non è una condanna. Dimissioni? Resterà al suo posto rispettando il contratto”, aveva detto tavecchio, dopo aver sentito il ct della nazionale quando già circolavano le voci del suo imminente rinvio a giudizio.


La giustizia sportiva ha gia' punito i protagonisti del calcioscommesse, di quella stessa inchiesta di Cremona che oggi ha chiesto il rinvio a giudizio per 104 indagati, tra cui il ct della nazionale, il giocatore della Lazio, e l'attuale tecnico dell'Udinese, Colantuono. Conte, a cui il pm ha contestato la frode sportiva, era stato squalificato 10 mesi quando era allenatore della Juventus, poi ridotti a 4 ed era tornato ad allenare , mentre il laziale e' stato fermato per nove, ma la pena scontata era stata di sei mesi e il giocatore nel febbraio 2014.

Tiziano Rugi
 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Sport.