Campidoglio nel caos, si dimettono Frongia e Romeo
Politica Lazio

Campidoglio nel caos, si dimettono Frongia e Romeo

domenica 18 dicembre, 2016

ROMA, 18 DICEMBRE - Daniele Frongia e Salvatore Romeo salutano il Campidoglio e si dimettono dalle cariche di vicesindaco e capo della segreteria di Virginia Raggi, in seguito all'arresto di Raffaele Marra. Come si legge in una nota, Frongia ha scelto di conservare le deleghe alle politiche giovanili e allo sport. [MORE]

"Al termine delle ultime due riunioni di maggioranza, in cui erano presenti i consiglieri comunali, alcuni assessori e i presidenti dei Municipi del M5s, e dopo un confronto con il garante Beppe Grillo, abbiamo stabilito di dare un segno di cambiamento", ha affermato in un comunicato serale il sindaco romano.

Il nuovo vicesindaco di Roma, chiamato a sostituire Daniele Frongia, sarà scelto e votato dai consiglieri comunali del M5S. Sono diversi i nomi che circolano in queste ore, come quello di Massimo Colomban, oggi assessore alle Partecipate e ritenuto vicino alla Casaleggio Associati. Ciò che appare evidente in questa circostanza è il ridimensionamento del potere decisionale del sindaco Virginia Raggi, che deve accusare il colpo e lasciarsi guidare dalle disposizioni del Movimento: decidere di allontare due dei suoi fedelissimi oppure perdere il simbolo del partito.

Beppe Grillo ripalesa sul suo blog l’appoggio al sindaco: "Roma va avanti con Raggi". Il leader del Movimento sostiene che il sindaco delle persone più sbagliate del mondo, ma che abbia anche riconosciuto i suoi errori e pertanto è giusto che continui il suo lavoro, cambiando rotta d’ora in poi. "Bisogna riparare agli errori fatti per fugare ogni dubbio. L'attività fatta da persone che si sono dimostrate inaffidabili sarà attentamente vagliata e opportunamente annullata o riesaminata da cima a fondo", continua il garante del Movimento. "A breve defineremo un codice etico che regola il comportamento degli eletti del MoVimento 5 Stelle in caso di procedimenti giudiziari. Ci stanno combattendo con tutte le armi comprese le denunce facili che comunque comportano atti dovuti come l'iscrizione nel registro degli indagati o gli avvisi di garanzia. Nessuno pensi di poterci fermare così. Mettiamo la barra a dritta e avanti tutta", conclude Beppe Grillo.

Fonte immagine jobnews

Claudia Cavaliere


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