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Caso Regeni, il punto tra Italia ed Egitto

Cosimo Cataleta
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Caso Regeni, il punto tra Italia ed Egitto
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MILANO, 9 APRILE 2016 - Nuovi sviluppi sul caso di Giulio Regeni, il ricercatore italiano scomparso il 25 gennaio e trovato morto il 3 febbraio al Cairo. Dopo la giornata convulsa di ieri, nella quale è maturata la decisione italiana di ritirare l’ambasciatore Maurizio Massari, sono arrivate oggi le parole del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.[MORE]

Intervenuto a Tokio, data la partecipazione al G7 di Hiroshima, arrivano conferme circa la decisa azione del Belpaese legata alla ricerca di una verità scomoda e tutt’altro che delineata. «Nei prossimi giorni il governo lavorerà ad altre iniziative» ammonisce Gentiloni, ritenendo il richiamo dell’ambasciatore italiano una «misura immediata» alla quale potrebbero seguirne altre in caso di stallo circa le investigazioni degli inquirenti egiziani. La decisione, è maturata dopo il fallimento degli incontri italiani con la delegazione egiziana provenuta dal Cairo, la quale non avrebbe ottemperato alle richieste dei magistrati italiani, in primis quella di ottenere tabulati e conversazioni telefoniche, ritenuti qualificanti per il raggiungimento della “verità quella vera”, invocata anche dal premier italiano Matteo Renzi.

Dall’altra parte, la richiesta negata dall’Egitto muoverebbe da ragioni costituzionali, legate all’art.57. Un articolo che protegge il diritto alla privacy in relazione a “mail, telefonate ed ogni sorta di comunicazioni”. Lo stallo dunque resta, e le ragioni costituzionali sono peraltro esposte dal quotidiano egiziano Youm7.

Ma è vera crisi diplomatica tra i due Stati? Secondo Gentiloni sono necessarie «misure immediate e proporzionali, che saranno decise nei prossimi giorni». Misure che l’Italia proverà a delineare in questa fase di riflessione attraverso un maggiore coinvolgimento dell’Unione Europea, tanto è che lo stesso Gentiloni incontrerà nella giornata di domani l’Alto Rappresentante per gli Affari esteri, Federica Mogherini.

Tuttavia, nonostante il ritiro dell’ambasciatore, sarebbero in corso contatti tra i due governi «nel tentativo di superare un escalation della crisi». Crisi che diventerebbe ancor più problematica nel caso di un protratto stallo delle indagini o di eventuali drammatici ma al momento non probabili scenari, tra i quali la possibilità di sanzioni economiche. L’Egitto, ha annunciato di aver ricevuto comunicazione della mossa italiana ma non effettuerà la scelta inversa, ovvero quella di richiamare l’ambasciatore egiziano da Roma.

AGGIORNAMENTO ORE 16.10: Secondo le ultime indiscrezioni, la procura di Roma inoltrerà una nuova rogatoria internazionale per l'acquisizione dei tabulati precedentemente richiesti, comprensivi di video circa gli spostamenti di Regeni. 

 

Cosimo Cataleta


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Scritto da Cosimo Cataleta

Giornalista di InfoOggi

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