Frode in concorsi danza sportiva FIDS., 8 indagati Tra giudici federali e istruttori
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Frode in concorsi danza sportiva FIDS., 8 indagati Tra giudici federali e istruttori

martedì 26 novembre, 2019

RIMINI, 25 NOVEMBRE - Scoperta dai Carabinieri del comando provinciale di Rimini una frode in competizioni sportive e in concorsi nel mondo della danza sportiva per cui risultano indagate otto persone tra Giudici Federali, Direttori di Gara e Istruttori della F.I.D.S., la Federazione Italiana Danza Sportiva.

I militari, inoltre hanno eseguito sette misure coercitive e interdittive. Le persone coinvolte risiedono nelle province di Milano, Monza-Brianza, Varese, Terni, Reggio Calabria, Catanzaro, Matera e Bari. Alle 11 è prevista una conferenza stampa al comando provinciale dell'Arma di Rimini.

L'intera frode ruotava attorno alla figura di un istruttore di danza tesserato Fids, che risulta tra i sette indagati a cui i Carabinieri al termine delle indagini hanno notificato provvedimenti cautelari interdittivi e coercitivi emessi dal Gip del Tribunale di Rimini. In particolare è stato applicato il divieto di esercitare professioni o rivestire incarichi all'interno di società sportiva per la durata di sei mesi ad un istruttore di danzae a due Giudici federali Fids. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria invece per un direttore di gara Fids e tre istruttori di danza. Era uno degli istruttori Fids a ricevere le segnalazioni in merito agli atleti da favorire. Una volta vagliate e valutate, le comunicava a giudici, direttori di gara, o ad altri soggetti che poi avrebbero contattato le giurie. Al termine dell'indagine è stato anche denunciato un dirigente centrale della Fids per il reato di omessa denuncia previsto dall'articolo 3 Legge 401/89 in relazione all'articolo 361 del codice penale per la mancata segnalazione all'Autorità Giudiziaria degli illeciti sportivi.

aggiornamento

indagato anche presidente federale 
 Anche Michele Barbone, presidente della Federazione Italia danza sportiva, è indagato nell'ambito dell'inchiesta chiamata 'Tersicore' della Procura di Rimini che conta otto indagati, a vario titolo, per frodi e gare truccate nella disciplina. Barbone risponde di omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale per non aver segnalato all'autorità giudiziaria gli illeciti penali, cioè le frodi, di cui avrebbe avuto notizia nelle qualità di presidente. In particolare questi gli sarebbero stati comunicati da un giudice ed erano relativi a segnalazioni ricevute da una tesserata per favorire atleti partecipanti ai campionati italiani del 2018.(ANSA). 



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