Centro Theotokos a Zambrone “Donne e Chiesa nel terzo millennio”
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Centro Theotokos a Zambrone “Donne e Chiesa nel terzo millennio”

domenica 2 giugno, 2019

VIBO VALENTIA 2 GIUGNO - San Giovanni di Zambrone (Vv) sabato 1 giugno 2919 - Un’altra perla si è aggiunta alla fiorente attività culturale promossa dal Centro Studi Theotokos Religiosità popolare: sabato 1 giugno, a San Giovanni di Zambrone, presso la sala del Centro sociale del Comune si è svolto un entusiasmante incontro-dibattito sul tema: “Donne e Chiesa nel terzo millennio”. All’incontro organizzato dalla Parrocchia di Santa Marina Vergine e Martire hanno partecipato Marina Grillo, presidente del consiglio comunale che tra l’altro ha fatto gli onori di casa in quanto il sindaco Corrado Landolina era fuori sede per impegni inderogabili, il parroco del luogo, Don Gregorio Grande, Mariella Mazzeo studiosa di fenomeni paranormali e i fondatori del Centro Studi Theotokos e autori del volume:  “Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria.

Teologia e Antropologia”, Anna Rotundo e Martino Michele Battaglia. Il “ Centro Theotokos Studi Religiosità Popolare”, fondato da Martino Michele Battaglia (docente di antropologia culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria) e Anna Rotundo (docente e saggista), è un progetto laico, culturale, internazionale e itinerante, un percorso che si gloria di studiare la profondità e la bellezza della religiosità popolare, con l’apporto di tutte le scienze umane, attraverso la presenza di accademici prestigiosi, e una particolare valorizzazione del protagonismo delle donne. È una costola del Centro Internacional de Estudios sobre Religiosidad Popular: Semana Santa (Università di Valladolid – Spagna), diretto dal prof. Jose’ Luis Alonso Ponga, antropologo museale di fama mondiale.”Anna Rotundo, saggista e coordinatrice del Centro Theotokos, si occupa di studi teologici inerenti  il ruolo delle donne nella chiesa e nella religiosità popolare. Martino Battaglia, direttore del suddetto Centro Studi, è autore di diversi volumi di filosofia e antropologia.

L’incontro, moderato da Marina Grillo, ha visto una nutrita partecipazione di donne e uomini del luogo che hanno seguito con attenzione le tematiche trattate inerenti quelle del volume di Anna Rotundo e Martino Michele Battaglia. In sostanza si è disquisito sul ruolo delle donne nella Chiesa e nella società attuale e quali prospettive si intravedono in futuro nell’ambito del rapporto donne e Chiesa  Dopo i saluti di rito il parroco di San Giovanni di Zambrone, Don Gregorio Grande, ha dato il via agli interventi, sottolineando come nei riti della Settimana Santa in Calabria, i canti in vernacolo eseguiti da gruppi di donne animano i riti paraliturgici, espressione di una pratica sempre viva nel contesto popolare calabrese. La presidente del Consiglio comunale di Zambrone Marina Grillo si è soffermata particolarmente sulla figura di Santa Marina e sull’attualità del messaggio che la santa ha lasciato come esempio di vita a coloro che si professano cristiane. Mariella Mazzeo ha posto l’accento sugli autori del volume e sulle letture di alcuni canti in vernacolo che commuovono e scuotono la coscienza in ogni tempo. Applauditissima la lettura di un canto con cui la Mazzeo ha voluto chiudere questo bellissimo incontro. Dall’intervento dei rispettivi autori del volume in questione è emerso anche uno spaccato importantissimo relativo alla sacra drammatizzazione dell’Incontro tra il Risorto e sua Madre, detto Cumprunta, Affruntata, Ncrinata, Svelata, che si svolge in diversi centri calabresi Domenica di Pasqua.

Anna Rotundo vede  nella caduta del manto nero che avvolge la Madonna,  l’emancipazione e la liberazione delle donne: cadendo il manto, svanisce la morte di Cristo. Quella morte che è anche la morte della religione come sacrificio, come violenza dell’uomo sull’altro uomo e come prevaricazione. Il manto azzurro e l’abito splendente della Madonna incarnano un nuovo modo di vivere in una società diversa, basata su quei valori femminili che invitano all’accoglienza, all’ascolto, alla vita, e che devono essere vissuti anche dagli uomini per la costruzione di una vera civiltà dell’amore. Alle donne e particolarmente alla Maddalena, falsamente presentata nella tradizione come prostituta penitente, in realtà APOSTOLA DEGLI APOSTOLI, Anna Rotundo ha dedicato la sua appassionata relazione: il ruolo delle donne nella Chiesa andrebbe finalmente  e giustamente riconosciuto.

Martino Michele Battaglia, studioso del culto della religiosità popolare che porta alto il nome della Calabria partecipando a prestigiosi congressi internazionali, dopo aver portato i Saluti di Antonino Punturiero impossibilitato a partecipare all’incontro, ha posto in evidenza il rapporto che intercorre tra religiosità popolare e antropologia, folklore ed etnostoria e come tutto ciò caratterizza determinati eventi in cui la donna rappresenta elemento sostanziale e imprescindibile nel contesto rituale e sociologico. Battaglia, ha sottolineato come “Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria. Teologia e Antropologia”, è inserito nella nuova collana “Nuances”, nel cui comitato scientifico brillano nomi di accademici prestigiosi. Dallo studio relativo ai Vangeli, agli aspetti antropologici maggiormente suggestivi inerenti le macchine processionali fino a chiarire il legame che intercorre tra la storia della lauda e i canti di Passione calabresi. Nel dibattito seguito, Battaglia ha spaziato a tutto campo ringraziando quanti sono intervenuti rendendo entusiasmante lo scambio di idee e le bellissime sensazioni che hanno animato la serata. Battaglia e Rotundo, partendo dai Vangeli passando poi  ai riti fino alla pietà popolare hanno cercato di rispondere a tutti i quesiti e le suggestioni  proposte da un pubblico particolarmente attento dalle tematiche trattate.


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