Confesercenti lancia l'allarme: i pensionati italiani perdono sempre più potere d'acquisto
Economia Lazio

Confesercenti lancia l'allarme: i pensionati italiani perdono sempre più potere d'acquisto

sabato 28 giugno, 2014

ROMA, 28 GIUGNO 2014 – Corrisponde ad oltre 118 euro al mese il potere d’acquisto perso da ogni pensionato italiano dal 2008, per un totale di 1.419 euro in sei anni. Lo rivela il presidente della Confesercenti, Marco Venturi, in un discorso tenuto a Brindisi in occasione dell’annuale incontro estivo dei pensionati della Fipac-Confesercenti.

«L'Italia –spiega Venturi– è il solo Paese in Ue in cui i pensionati pagano in proporzione più tasse di quando erano attivi. Accade così che il pensionato subisca un maggior prelievo rispetto al dipendente e che tale extra imposta sia più forte tanto più la pensione è bassa: 72 euro per una pensione pari a tre volte il minimo e 131 rispetto alle pensioni d'importo inferiore. Nel resto d'Europa non è così, anzi, avviene il contrario. In tutti i Paesi, a parità di reddito, un pensionato paga in misura inferiore del dipendente».[MORE]

«I nostri pensionati sono i più tartassati d’Europa. –Ha continuato il Presidente della Confesercenti– Su una pensione corrispondente a 1,5 volte il trattamento minimo Inps, un italiano paga in tasse il 9,17% dell'assegno previdenziale, mentre i suoi colleghi di Germania, Francia e Spagna e Regno Unito nulla. Il pensionato italiano è soggetto ad un prelievo doppio rispetto a quello spagnolo, triplo rispetto a quello inglese, quadruplo rispetto a quello francese e, infine, incommensurabilmente superiore a quello tedesco: si va dagli oltre 4 mila euro sopportati dal pensionato italiano ai 39 a carico del pensionato tedesco!».

Venturi ha concluso il suo discorso dichiarando la speranza di un sostanziale cambiamento di rotta. «É ora –ha concluso– di dare una svolta definitiva a questa ingiustizia, ripensando il sistema fiscale. Soprattutto, si deve tener conto dell'erosione del potere d'acquisto dei pensionati, estendendo anche a loro, come primo passo, il bonus fiscale, in modo tale da ridurre almeno la perdita su base mensile».

(fonte ANSA)
(foto www-lettera43.it)

Elisa Lepone


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