Corea del Nord, la ministra francese: "Europa a rischio"
Estero Puglia

Corea del Nord, la ministra francese: "Europa a rischio"

martedì 5 settembre, 2017

PARIGI, 5 SETTEMBRE - L’Europa sarebbe a rischio missili Pyongyang. L’allarme parrebbe concreto ed è lanciato direttamente da Parigi e dalla ministra della difesa francese, Florence Parly. Secondo la Parly, i missili del regime della Corea del Nord potrebbero essere in grado di raggiungere il Vecchio continente “prima del previsto”.[MORE]

La Parly, intervenuta dinanzi ai militari a Tolone, ha inoltre aggiunto: «Lo scenario di una escalation verso un grande conflitto non può essere scartato». Gli avvertimenti della Francia, del resto, si aggiungono alle preoccupazioni degli altri grandi leader mondiali. Anche la Russia di Vladimir Putin ha condannato il nuovo test atomico della Corea del Nord, ritenendo tuttavia le sanzioni contro Pyongyang “inutili e non efficaci”. Occorrerà dunque, secondo il presidente russo, una soluzione alternativa e ben più concreta.

Putin ha affermato, nel summit dei Paesi Brics, che «insistere sull’isteria militare potrebbe portare a una catastrofe globale. Il presidente ha inoltre sottolineato che le durissime sanzioni accennate dal presidente americano Donald Trump (con rottura totale con i partner commerciali nordcoreani) sarebbero assurde, poiché tra Mosca e Pyongyang «gli scambi commerciali sono praticamente pari a zero».

Putin non ha poi risparmiato una bacchettata agli Usa: «Tutti ricordano bene cosa è successo in Iraq. Saddam Hussein aveva rinunciato alla produzione di armi di distruzione di massa; tuttavia, con il pretesto della ricerca proprio di queste armi, è stato distrutto il Paese e Saddam è stato impiccato. In Corea del Nord lo sanno bene tutti e se lo ricordano».

La tensione è comunque alle stelle, considerate le nuove minacce coreane agli Usa: «Le recenti misure di autodifesa adottate dal mio paese sono un pacchetto regalo indirizzato a nessun altro che agli Usa, che riceveranno altri pacchetti regalo dalla Corea del Nord finché continueranno le provocazioni sconsiderate e gli inutili tentativi di mettere la Corea del Nord sotto pressione». Parole di Han Tae Song, ambasciatore nordcoreano presso l’Onu a Ginevra, intervenuto a una conferenza delle nazioni unite sul disarmo, due giorni dopo il sesto test nucleare.

Stando a fonti dell’agenzia Asia Business Daily, peraltro non smentite dal governo di Kim Jong-un, un missile intercontinentale sarebbe stato spostato verso la costa occidentale nordcoreana. Si tratterebbe della regione utilizzata per effettuare i lanci con i quali le truppe hanno messo in piedi delle tecnologie in grado di raggiungere il territorio americano e mettere nel mirino le forze navali Usa dislocate nel Pacifico.

Sullo sfondo vi sarebbe anche un settimo test nucleare. Siamo dunque dinanzi ad una escalation provocatoria che non accenna a placarsi. Piccata la replica degli Usa, attraverso l’ambasciatrice americana all’Onu, che ha chiosato: «La nostra pazienza non è infinita». Intanto Seul si attrezza per proteggersi da eventuali azioni di Kim, con simulazioni di attacchi con bombardamenti aerei e in data odierna con esercitazione di artiglieria in mare.

Dall’Europa, infine, si desta la voce della Cancelliera tedesca Angela Merkel, che punta tutto su una soluzione diplomatica della questione: «Il fatto che si tratti geograficamente di un’area molto lontana non evita all’Europa di fare la sua parte nel conflitto nordocoreano. L’Europa ha una voce importante nel mondo, deve usarla» - ha affermato la leader tedesca, ritenendo che «solo una soluzione pacifica e diplomatica» sia la strada maestra per uscire dalle difficoltà degli ultimi giorni.

foto da: si24.it

Cosimo Cataleta


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Estero.