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Cybersecurity: solo 3% delle imprese italiane ha risorse adeguate

Redazione
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Cybersecurity: solo 3% delle imprese italiane ha risorse adeguate
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ROMA, 18 DICEMBRE - Il costo medio di un furto di dati e' di 3,43 milioni di dollari. Ma le imprese italiane che dichiarano "risorse adeguate" per far fronte agli attacchi sono solo il 3%. Lo afferma il rapporto "EY Global Information Security Survey 2018-19", che fotografa le tendenze in atto nel settore della cybersecurity a livello nazionale e globale. Solo il 13% delle imprese a livello globale e il 3% di quelle italiane dispongono di risorse adeguate al livello di sicurezza informatica richiesto. Il 55% delle imprese, inoltre, a livello sia italiano sia globale, non integra la protezione dell'organizzazione nella propria strategia aziendale complessiva e nei piani esecutivi. L'indagine, basata su interviste a circa 1.400 top manager delle piu' grandi aziende a livello internazionale, esamina, in particolare, la destinazione degli investimenti in sicurezza informatica e lo stato di salute delle imprese in fatto di protezione dei dati e di contrasto ad attacchi informatici.

Dal sondaggio emerge anche che solo il 14% degli intervistati in Italia (8% a livello globale) ritiene che il proprio sistema di sicurezza informatica soddisfi pienamente le loro esigenze. Una percentuale bassa, ma comunque superiore a quella delle imprese che hanno risorse adeguate. A conferma di uno scollamento tra realta' e sicurezza presunta. Il 38% delle aziende su base globale e il 42,5% tra quelle italiane dichiara che probabilmente non riuscirebbe a identificare un attacco cyber sofisticato, mentre il 62,5% delle aziende italiane dichiara di aver avuto almeno un incidente significativo a livello di sicurezza informatica.

Per rispondere alla nuova sfida della cybersecurity, la gran parte delle aziende (il 73% in Italia, il 77% a livello globale) punta oggi su tecnologie avanzate quali l'intelligenza artificiale, l'automazione dei processi robotici e gli analytics, che consentono di ottimizzare la capacita' di identificare le vulnerabilita' e fronteggiare gli attacchi. Secondo lo studio EY, quest'anno, le aziende investiranno soprattutto in cloud computing (53%), cybersecurity analytics (40%) e Internet of Things (38%), ambito, quest'ultimo, che registrera' in Italia il maggior incremento di spesa (+44,4%).

"Le imprese oggi investono sempre piu' nelle tecnologie emergenti come parte della loro trasformazione digitale", afferma Fabio Cappelli, Partner EY Responsabile Cybersecurity per Italia, Spagna e Portogallo. "Questo crea molteplici e nuove opportunita', ma allo stesso tempo anche nuove vulnerabilita' e minacce. Il successo di questi programmi dipende anche dalla capacita' dell'impresa di mantenere elevato il livello di fiducia dei propri clienti. La sicurezza informatica e' funzionale a questo obiettivo, a patto che sia integrata nel dna dell'impresa e diventi parte integrante della strategia aziendale".

Non e' solo una questione di bonta' tecnologica, ma anche di educazione informatica. I dipendenti negligenti o inconsapevoli (67%) sono considerati dalle imprese il principali fattore di vulnerabilita'. Seguito da controlli di sicurezza obsoleti (42%), in particolare quelli relativi a smartphone e tablet (30%), e l'accesso non autorizzato (21%). Dal sondaggio EY emerge anche che solo il 23% delle imprese a livello globale ritiene necessario integrare le policy di sicurezza nei piani strategici e solo nel 67% dei casi la persona direttamente responsabile della sicurezza delle informazioni fa parte del top management. La cybersecurity rappresenta pero' anche un'opportunita' di crescita: il 60% delle aziende pensa di incrementare il budget sulla sicurezza informatica di piu' del 10%. Nel 2017 il settore ha raggiunto, in Italia, un valore di 1,4 miliardi di euro e si prevede che arrivi a circa 1,5 miliardi nel 2018. Negli ultimi tre anni, il 45% delle imprese italiane ha effettuato acquisti di beni e servizi collegati alla cybersecurity

Fonte immagine (Bludis)


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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