Direttore Reggia di Caserta accusato di lavorare troppo: per Felicori è un elogio
Cultura e Spettacolo Campania

Direttore Reggia di Caserta accusato di lavorare troppo: per Felicori è un elogio

sabato 5 marzo, 2016

CASERTA, 05 MARZO 2015 – Il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori lavorerebbe troppo.[MORE]

E’ questa l’accusa mossa dalla rappresentanza sindacale, più precisamente da Cgil, Uil, Ugl e da alcuni rappresentanti della Rsu, che hanno scritto al capo di gabinetto del ministro dei Beni culturali, al segretario generale dello stesso ministero e ai responsabili della Direzione generale dei musei. “Il direttore – si legge – permane nella struttura fino a tarda ora, senza che nessuno abbia comunicato o predisposto il servizio per tale permanenza. Questo comportamento mette a rischio l’intera struttura”. Per il bolognese Felicori , 63enne, la polemica costituirebbe un elogio: “Mi si accusa di quello che io considero un merito. A Bologna lavoravo fino a sera anche negli anni in cui la politica mi chiedeva di non fare piuttosto che di fare. Figuriamoci ora che vivo un’esperienza professionale esaltante”. Ad appoggiarlo è stato anche il premier, Matteo Renzi, che su Facebook ha scritto: “i sindacati dovrebbero rendersi conto che il vento è cambiato. E la pacchia è finita. Felicori ha un mandato chiaro: rilanciare la Reggia”. Il premier elenca inoltre i dati: visitatori aumentati del 70% rispetto al Febbraio 2015 e incassi aumentati del 105%. “Il direttore sta facendo il suo lavoro e noi siamo tutti con lui”, chiosa Renzi. Anche la leader Cgil Susanna Camusso sta dalla parte del premier, mentre il segretario Uil Carmelo Barbagallo promette di “sospendere tutti i propri sindacalisti coinvolti”.

Ma dietro all’esasperata premura sindacale si celerebbe altro, cioè la riorganizzazione dei 230 dipendenti della Reggia. “Si tratta solo di piccoli spostamenti – dice il direttore –. Ho presentato ai sindacati un mio schema riorganizzativo su cui non c’è stata convergenza di vedute. Mi spiace ma bisogna andare avanti. Rispetto la dialettica e i diritti dei sindacati ma non posso passare le giornate a discutere”. Il confronto comunque non si fermerà: “ci ritroveremo ancora al tavolo con i rappresentanti dei lavoratori”, ma ad oggi “non c’è nulla da ricomporre, andiamo avanti – dice Felicori -. Quello dei sindacati è un gesto di sfida che finisce solo per danneggiare l’immagine dei tanti lavoratori della Reggia che stanno partecipando con passione al progetto di rilancio del Palazzo reale”. Un progetto che il primo Giugno si materializzerà con l’inaugurazione di una mostra dedicata al tema del terremoto che riporterà alla luce un’entusiasmante collezione caduta nell’oblio: si esporranno opere di maestri del Novecento, da Warhol a Pistoletto, da Kiefer a Kounellis, da Rauschenberg a Haring. “È l’evento italiano del 2016”, dice convinto Felicori.


Luna Isabella

(foto da 151.12.58.207)


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