Eurallumina. Si riparte?
Economia Sardegna

Eurallumina. Si riparte?

venerdì 23 novembre, 2012

IGLESIAS, 23 NOVEMBRE 2012 - Come emerso nel corso dell'incontro tenutosi a Carbonia il 13 novembre, nella sede del MiSE a Roma, ieri è stato firmato il protocollo d'intesa con Rusal, multinazionale russa, che porterà alla riapertura dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

L'impianto vide la chiusura nel 2009 e conta 350 lavoratori in cassa integrazione, che non hanno mai smesso di protestare né permesso di farsi dimenticare. I lettori ricorderanno quando Antonello Pirotto, Rsu, rispose in modo colorito alle continue interruzioni dell'ex guardasigilli Roberto Castelli (Lega) nel corso di una trasmissione televisiva, portandolo a lasciare lo studio.[MORE]

Tra i firmatari i ministri Corrado Passera (Sviluppo Economico) Corrado Clini (Ambiente) ed il vice al Dicastero del Lavoro Michel Martone.
Per la Rusal il First Deputy Vladislav Soloviev e per Eurallumina l'Amministratore Delegato Vincenzo Rosino.
A rappresentare le istituzioni locali il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, il presidente della provincia di Carbonia-Iglesias, Salvatore Cherchi, ed il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci.
Per l'agenzia delle entrate ha firmato Attilio Befera, direttore e per Invitalia l'Ad Domenico Arcuri.

La firma è stata preceduta da una riunione degli Rsu aziendali e delle organizzazioni sindacali, presieduta dal sottosegretario MiSE Claudio de Vincenti. Nel corso dell'incontro si è espresso ottimismo.

L'accordo sottoscritto prevede la costruzione di un impianto di cogenerazione che sia sostenibile dal punto di vista ambientale finalizzato al risparmio energetico, oltre che la possibilità di investimenti, anche con sostegno pubblico, per un ammontare di circa 160 milioni. Per i lavoratori è prevista la cassa integrazione straordinaria per tutto il 2013.

Passera che sottolineato che «con la firma di oggi, si definisce un percorso chiaro e concreto per la ripartenza di Eurallumina. Per ottenere questo risultato sono state importanti la determinazione e la volontà di tutte le persone che ci hanno creduto. Con l’impegno congiunto delle istituzioni nazionali e locali e delle forze sociali il Sulcis può avere un futuro, industriale e occupazionale. Noi ci crediamo e continuiamo a lavorare intensamente affinché anche per le altre aziende in crisi della zona si possa trovare una soluzione».

Cappellacci ha ringraziato gli operai e le famiglie, che «con la loro determinazione e sollecitazione quotidiana hanno permesso che si arrivasse a questo primo risultato», che risulta essere un passo importante di una vertenza cruciale «per i lavoratori, il territorio del Sulcis e l'intera Sardegna».

Emanuele Cani, segretario del PD per la provincia di Carbonia-Iglesias ha dichiarato che si tratta di «un fatto positivo per il nostro territorio […] frutto della tenacia e della lotta che i lavoratori della fabbrica hanno portato avanti in maniera forte e tenace in questi anni con molteplici sacrifici» e promette che il partito «attraverso i suoi rappresentanti nelle istituzioni continuerà la sua azione di controllo e vigilanza per far si che tutto quello che è stato sottoscritto venga rispettato».

Il capogruppo Pdl al Consiglio regionale, Pietro Pittalis ha parlato di «atti concreti che nascono dalla forza del dialogo e dal coraggio di privilegiare la ricerca della coesione e di idee condivise rispetto a quella delle sterili contrapposizioni. Occorre proseguire con determinazione sulla strada intrapresa: il lavoro fa meno rumore delle polemiche, ma è l'unico metodo per raggiungere gli obiettivi che interessano alla collettività».

Luigi Sbarra, segretario confederale Cisl ha ricordato in una nota che «dopo tre anni di fermo della produzione che ha avuto riverberi negativi sull'intera filiera dell'alluminio in un territorio […] toccato pesantemente dalla crisi economica e sociale, riparte […] il percorso di ripresa produttiva dell'impianto con interventi concreti relativi al tema dell'energia e su quello della sostenibilità ambientale con il piano di bonifiche del bacino dei fanghi rossi». Si augura che l'accordo possa «essere propedeutico al rilancio della filiera integrata dell'alluminio ed alla soluzione delle altre vertenze quali Alcoa , Ila ed aziende dell'indotto». Conclude comunicando che «abbiamo chiesto di attivare presso il Mise ed in sede locale tavoli di coordinamento operativo al fine di verificare e monitorare l'attuazione degli investimenti, il rispetto dei tempi, la semplificazione di tutte le procedure autorizzative collegate al piano industriale ed ambientale, la garanzia degli ammortizzatori sociali ed il graduale rientro in attività dei lavoratori anche per realizzare gli interventi di manutenzione finalizzati al riavvio degli impianti e della produzione».

(in foto: operai Eurallumina presenti il 13 novembre a Carbonia)

Marco Secci


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