Francesco Sicari: Modena settembre 2017
Cultura e Spettacolo Emilia Romagna Modena

Francesco Sicari: Modena settembre 2017

lunedì 24 agosto, 2020

Il giorno di settembre è stato limpido. Il cielo sempre lo stesso,azzurro e basta. Ti pare poco guardare e pensare mentre il giorno sta per finire!

La sera arriverà di nuovo per annunciare la notte carica di ansia e di paura.

Chi riuscirà a superarla avrà un altro giorno da vivere.

Cosa importa se sarà uguale agli altri giorni!

Sentiremo il profumo della terra e dei fiori, toccheremo volti e mani che si amano ed i nostri occhi brilleranno guardando altri occhi che amano. Le stesse cose per sempre perché la vita è uguale, guai se fosse diversa, sarebbe difficile sostenerla!

Paura ed ansia,malinconia e tedio della vita,la notte!

Ma la notte è tempo di sogni.

I sogni sono sempre belli perché la tristezza della vita non permette sogni brutti. I miei sogni si ripetono da tanti anni ,sempre uguali.

Sono i sogni della ricerca della felicità che non esiste.

Sono i sogni della ricerca di se stessi,di cercare di capire cosa si è!

Il tempo è quasi tutto trascorso. Il tempo rimasto è prezioso.

Bisogna viverlo intensamente per lasciare una traccia del tuo passaggio.

Nei vicoli, vicino casa di mia madre, si sta preparando, per uscire, la Morte.

Un po malinconica ,anche Lei destinata a ripetere le stesse cose dall’Inizio.

Stasera uscirà senza mantello e senza falce per fare più paura.

L’avversario è lo stesso,da sempre!

Il Peppe della Rosa ha bevuto tanto vino all’osteria .

La notte ed il giorno per lui non esistono ed il tempo si è fermato!

Sta parlando con un platano della statale 106, anzi la sua è una disquisizione filosofica. Sta parlando dell’esistenza dell’uomo e del senso della vita! La morte e li vicino e ascolta! Si siede e Lei si sostituisce al platano!

Si è fatta notte fonda! Lungo la stale 106 del paese di Bianco il tempo si è fermato.Tutti dormono nelle casette ad 1 piano.

I contadini dormono senza sogni, alle 5,00 si dovranno alzare e rompersi la schiena nelle campagne della”Valle”.

Alle 5,00 il Peppe dorme come un bambino sotto il Platano.

La Morte gli ha fatto la guardia per scongiurare che qualche cosa potesse nuocergli.

Francesco Sicari


Autore
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