PARIGI, 17 MAGGIO - Sono state da poco comunicate le scelte di Emmanuel Macron, dopo l’elezione presidenziale che lo ha poi portato alla nomina del primo ministro Philippe, incanalando la strada del prossimo esecutivo verso le cosiddette larghe intese, che coinvolgeranno dunque destra e sinistra francese.[MORE]
La nomina a primo ministro di Edouard Philippe, già sindaco di Le Havre nonché fedelissimo di Alain Juppé, aveva già lasciato presagire l’avvento delle larghe intese, con la successione al governo socialista Cazeneuve. Ed anche la nomina dei ministri conferma questo punto di vista, in attesa di capire cosa succederà alle legislative dell’11 e del 18 giugno.
Tra le nomine, partendo dagli Esteri, vi sarà Jean-Yves Le Drian. Il socialista sarà infatti “ministro dell’Europa e degli Esteri”, anche grazie agli apprezzamenti bipartisan per il ruolo di ministro della Difesa svolto nel precedente mandato di Francois Hollande. C’è invece tanta destra nella nomina del ministro dell’Economia, con Bruno Le Maire, dirigente di spicco dei Republicains.
Alla difesa andrà invece Sylvie Goulard, data precedentemente tra i papabili candidati alla nomina a primo ministro. La neoministra è una ‘vecchia’ conoscenza italiana, data l’esperienza come consigliera sotto Romano Prodi (2001-2004) durante il mandato alla Commissione europea. L’europarlamentare dell’Alde è una nota europeista, ulteriore segnale dell’apertura francese di Macron all’Europa, in vista di un rinnovato asse con la Germania di Angela Merkel.
La squadra di governo:
Esteri - Jean-Yves Le Drian
Economia e finanze - Bruno Le Maire
Giustizia - Francois Beyrou
Interno - Gerard Collomb
Difesa - Sylvie Goulard
Lavoro - Muriel Penicaud
Cultura - Francoise Nyssen
Salute - Agnes Buzyn
Ecologia, solidarietà e transizione - Nicolas Hulot
Coesione territoriale - Richard Ferrand
Pubblica istruzione - Jean Michel Blanquer
Agricoltura - Jacques Mezard
Sport - Laure Flessel
Istruzione superiore, ricerca e innovazione - Frederique Vidal
Territori d'oltremare - Annick Girardin
foto da: infooggi.it
Cosimo Cataleta
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