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Garlasco: chiesti 30 anni per Stasi

Stefania Schirru
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Garlasco: chiesti 30 anni per Stasi
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 MILANO, 22 NOVEMBRE 2011 – Laura Barbani, sostituto procuratore generale, nell’udienza in corso, del processo d’appello per l’omicidio di Chiara Poggi, ha chiesto di condannare l’unico imputato, Alberto Stasi, a 30 anni di carcere. Stasi è accusato di aver ucciso la sua fidanzata, trovata morta dallo stesso, il 13 agosto 2007. Il giovane in primo grado era stato assolto.[MORE]

Laura Barbani, ha presentato oggi, la sua ricostruzione dei fatti, ha parlato per circa quattro ore e mezzo e al termine ha formulato la sua richiesta di condanna per Stasi.

Durante la requisitoria, da quanto finora trapelato, il sostituto procuratore, ha ammesso che non è stato individuato il movente per questo delitto. Ha poi collocato l’omicidio tra le 9.12 (ora in cui è stato disinserito l’allarme nella villetta di Garlasco) e le 9.35 del mattino (ora in cui Stasi ha acceso il computer), modificando quanto sostenuto dai Pm in primo grado, che posizionavano l’ora della morte in un primo momento tra le 11 e le 11.30 e successivamente avevano ipotizzato che l’omicidio fosse avvenuto tra le 12.46 e le 13.46. La Barbini ha richiesto la riapertura del dibattimento in base a due elementi chiave: l’analisi dei primi due gradini della scala che porta alla taverna, scala in cui era riverso il corpo della povera Chiara e l’essiccabilitità del sangue.

Stasi era stato assolto in primo grado, per insufficienza di prove, il processo era stato svolto con rito abbreviato, anche in quell’occasione i Pm di Vigevano avevano chiesto che Stasi fosse condannato a 30 anni.

In aula, oggi, sono presenti, oltre a Stasi e ai suoli legali, la famiglia di Chiara, con i suoi legali e alcuni consulenti di parte. Il prossimo dibattimento si avrà il 24 e il 25 novembre, dove toccherà ai legali di Alberto, Angelo Giarda e Giuseppe e Giulio Colli, presentare la propria ricostruzione. Infine il 6 dicembre ci sarà la camera di consiglio nella quale sarà deciso se emettere la sentenza o se sarà necessario riaprire il dibattimento.

Stefania Schirru


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Scritto da Stefania Schirru

Giornalista di InfoOggi

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