Grecia, approvato nuovo pacchetto austerità. Scontri in piazza
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Grecia, approvato nuovo pacchetto austerità. Scontri in piazza

giovedì 8 novembre, 2012

ATENE, 8 NOVEMBRE 2012- Il Parlamento greco ha approvato il nuovo “pacchetto austerità” da 13,5 miliardi di euro per il 2013-2014. Soddisfatto il premier Antonis Samaras, più incerto il ministro delle finanze Yannis Stournaras per il quale ora “cominciano le difficoltà”.[MORE]

“ La Grecia ha fatto un passo decisivo verso la ripresa economica, passo per il quale sono contento” ha detto Samaras. “La nostra attenzione sarà ora concentrata a lunedì prossimo, quando sarà presentato il Bilancio dello Stato” ha proseguito il primo ministro, aggiungendo che “unico nostro obiettivo e mio personale è quello di dare al popolo il diritto allo sviluppo, di ridare il sorriso alla gente e ciò può accadere con il lavoro, gli investimenti, le privatizzazioni. Iniziative che invieranno un messaggio all’interno e all’esterno: la Grecia volta pagina”. Meno positivo il ministro Stournaras che ha sottolineato la difficoltà delle misure da porre in atto ed ha apertamente chiesto all’Europa “di fare il proprio dovere”, così come fu chiesto ai greci di fare la loro parte.

Non si placa invece l’animo della popolazione. Ieri nuovi scontri tra i manifestanti e la polizia, culmine di una settimana di scioperi che hanno paralizzato il Paese e di una guerriglia urbana che ormai si protrae da tempo. A molotov e lacrimogeni ieri le forze dell’ordine hanno risposto per la prima volta con cannoni ad acqua. Non credono che le richieste di Bruxelles possano portare ad un miglioramento della Grecia, da cinque anni in fase di recessione e con un tasso di disoccupazione pari al 25%. Ad essere tagliati saranno ancora gli stipendi, le pensioni, i sussidi e i posti di lavoro. La nuova finanziaria prevede infatti l’abolizione dei bonus extra per pensionati e dipendenti statali, introduce nuovi tagli sino al 25% alle pensioni e riduce del 27% gli “stipendi speciali”, vale a dire quelli di polizia, magistrati, forze armate, personale medico, docenti universiari e diplomatici). A rischio licenziamento 2000 dipendenti statali. Inoltre viene abolita la previdenza sociale fornita dallo Stato che sarà sostituita con indennità collegate al reddito.

Federica Sterza

Foto www.today.it
 


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