Grecia, seconda fumata nera per le presidenziali
Estero Sicilia

Grecia, seconda fumata nera per le presidenziali

martedì 23 dicembre, 2014

ATENE, 23 DICEMBRE 2014 – Karolos Papoulias non ha ancora un successore. La votazione che ha oggi interessato il parlamento greco, per l’elezione del Capo di Stato, ha riportato esito negativo con 168 voti per Stavros Dimas, 32 in meno del quorum richiesto. Tra i voti favorevoli quelli di Boukouras e Alexopoulos, ex deputati di Alba Dorata, approdati al gruppo misto.[MORE]

L’ultima tornata parlamentare è prevista per il 29 dicembre ma il favore che aleggia nei confronti del Syriza di Tsipras e l’avversione per il governo e le manovre della troika fanno propendere le previsioni per l’ennesima fumata nera che condurrebbe alle elezioni legislative, costituzionalmente previste.

In piazza Syntagma, prima della votazione, un manifestante travestito da guardia presidenziale (tsolias) ha mostrato banconote indicando la Camera. Un esplicito riferimento all’episodio di tentata corruzione (2 milioni di euro) operato da un faccendiere governativo, legato anche alla Deutsche Bank Ellas, nei confronti del deputato Pavlos Chaichalis, partito Greci Indipendenti, il quale ha registrato l’avvenimento, consegnando il file alle autorità competenti.

Quanto accaduto oggi testimonia il bisogno di cambiamento e il nuovo assetto che la Grecia si prepara ad assumere, giungono infatti notizie del voto contrario dei socialdemocratici (Dimar) di Fotis Kouvellis, socialdemocratici che hanno realizzato un accordo elettorale con possibile firma d’alleanza governativa in prospettiva del successo di Tsipras alle legislative di febbraio. Una novità particolarmente grave per Samaras e l’Ue.

Proprio ieri Tsipras ha presentato un disegno di legge che annullerebbe alcune disposizioni del memorandum della troika, prevedendo il ripristino della tredicesima per le pensioni non superanti i 700 euro. Le disposizioni della troika, infatti, avevano cassato tutte le tredicesime, comprese quelle dei redditi più bassi, tagliando per tre volte stipendi, pensioni e indennità.

Fonte foto: europaquotidiano.it

Ilary Tiralongo


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