Guardare la storia con gli occhi imperfetti!
Fantasticherie del cuore Calabria

Guardare la storia con gli occhi imperfetti!

lunedì 21 novembre, 2016

Qualcuno potrebbe osservare: Ma che cosa hanno a che vedere gli occhi dell’uomo con il cammino della storia, tanto quello che deve avvenire comunque farà il suo corso. Niente di più sbagliato, almeno dal mio punto di vista e non solo. Il modo come si guardano le cose cambia la loro prospettiva, ma in alcuni casi anche il passo intrapreso, rallentandolo o modificandolo. Tutto intanto si può guardare con gli occhi di chi ha una sua sensibilità cristiana, ma anche una vita di peccato o di superficialità, insipienza, stoltezza. Ci sono poi le speranze, le attese, le aspettative che cambiano il comportamento personale dinnanzi ad eventi e particolari momenti storici, incidendo comunque nella dimensione generale della comunità in cui si vive e si opera.[MORE]

Uno sguardo ben misurato e aperto al bene può rivoluzionare la vita di qualcuno e far stare meglio i nostri cuori. Chi non ricorda nel vangelo il paralitico calato dal tetto per raggiungere la benedizione di Cristo. Un gruppo di persone intercetta la sofferenza generale dell’uomo e nello specifico pensa che un aiuto a chi non può muoversi possa trasformare una realtà umana ormai condannata. In questo caso si ha fede in Cristo e la vita di miseria che accompagna il paralitico può essere cambiata, con benefici alla speranza di ognuno. Non si lascia la storia proseguire per la sua strada. Si interviene. Si crede. Arriva il miracolo! Gli occhi hanno fatto la differenza. Qui non sono imperfetti e il raggio d’azione è più luminoso. Scrive in proposito Il teologo Mons. Di Bruno:

“Essi hanno fede in Cristo. La loro fede è nella virtù taumaturgica del Maestro. Se lo portiamo da Lui, di certo qualcosa la farà. Questo nostro amico non sarà più lo stesso. Il Signore lo guarirà, gli darà di nuovo la salute. Il suo corpo sarà sanato e lui potrà camminare. Essi vanno con questa fede. Gesù può. Gesù farà. Gesù libererà quest’uomo dalla sua sofferenza”.

Ognuno di noi ha l’obbligo di vedere la storia con gli occhi del bene. Lo deve a se stesso, ma lo deve anche al suo prossimo. Intorno a noi spesse volte nascono situazioni che avviliscono o migliorano il percorso quotidiano in cui siamo intenti a sviluppare le nostre cose. C’è chi vede sempre tutto in negativo, ma c’è anche chi presenta una finta positività, inneggiando comunque al buono, ma senza avere alcuna luce dentro. Anche così nulla è destinato a cambiare per sé o per gli altri.

È nel cuore e nella mente che non può esistere alcun tipo di baro. La truffa spirituale è l’arma più cattiva che possa esistere. Tende ad addolcire la pillola per poi dare un colpo fatale di malvagità. Gesù non solo guarisce fisicamente il paralitico, ma apre alla salvezza interiore, necessaria a guardare ogni cosa con una altra luce. È la salvezza dell’anima che tutti dovremmo cercare assieme a quella fisica. Eppure noi siamo pronti a spendere tutto quello che abbiamo per curarci da una malattia corporale, mentre fuggiamo dalla possibilità di sanare il nostro mondo interiore. Deve cambiare l’approccio con l’esterno. Se siamo come i farisei che guardavano con occhi “malati” il Cristo, nulla potrà aiutarci ad osservare ciò che ci circonda con uno sguardo costruttivo, aperto, meno superficiale. C’è bisogno di trovare, assieme ai nostri bisogni, l’equilibrio che ci salva e ci permette anche di migliorare le prospettive di chi ci sta accanto.

Egidio Chiarella

Seguici anche su Facebook Troppa Terra e Poco Cielo


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Fantasticherie del cuore.